AMERICA – Homecoming (1972)

AMERICA

HOMECOMING

***

Label Warner Bros Record

Format Vinyl LP

Country USA                                                                  

Released 15 November 1972

Genre/Style Soft Rock

Side A

1 Ventura Highway ***

2 To each his own ***

3 Don’t cross the river ***

4 Moon song ***

5 Only your heart ***

Side B

1 Till the sun comes up again ***

2 Cornwall blank ***

3 Head & heart ***

4 California revisited ***

5 Saturn night ***

Musicisti

Dan Peek guitar, piano, vocals

Gerry Beckley guitar, piano, vocals, bass guitar

Dewey Bunnel guitar, vocals, percussion

Joe Osborn (sp. Guest) ass, guitar

Hal Blain (sp. Guest) drums, percussion

Homecoming è il secondo album degli America, un trio di polistrumentisti fondato da figli di militari americani distaccati in Inghilterra; dopo l’omonimo debutto dell’anno precedente, i fautori di questo pop/folk tipicamente americano dove il country e leggerezza si fondevano magnificamente tornavano con Homecoming, un disco da ascoltare in macchina attraversando le lunghe lingue d’asfalto da est ad ovest, con soste obbligate di fronte a canyon o laghi azzurri rimanendo inebriati dai profumi. Un cosiddetto easy listening nel quale, rispetto al precedente disco, i musicisti lasciano più spazio alle parti strumentali, esaltando l’ascoltatore con quella atmosfera un po’ sognante e le voci ad incrociarsi in un turbine di fluidi musicali.

Gli America con questo secondo lavoro confermano ed accentuano quanto di buono fecero nel loro debutto: stiamo parlando di ottima musica, ben suonata. nelle loro musiche eleganti ed accessibili. Unica pecca è che vengono a mancare lo spessore, l’intensità, il coraggio, la follia, la psichedelia, la coscienza sociale, persino il valore aggiunto da stupefacenti vari che i grandi gruppi di San Francisco e di Los Angeles avevano sparso a piene mani, nella seconda parte degli anni sessanta.

Comunque un ottimo ascolto.

ALBION BAND – Under the rose (1984)

ALBION BAND

UNDER THE ROSE

**

Label Spindrift

Format Vinyl LP

Country UK                                                                    

Released 1984

Genre/Style Folk

Side A

1 Tomorrow and tomorrow and tomorrow ***

2 Words **

3 Rascals **

4 Woodlands of England **

Side B

1 Heart **

2 Dancing under the rose *

3 Broken (medley) *

4 Sailor’s rest hornpipe **

5 The shipwreck **

Musicisti

Cathy Lesurf vocals

Phil Beer vocals, acoustic and electric guitar, fiddle, mandolin

Trevor Foster drums

Ashely Hutchings vocal, bass guitar

Doug Morter vocals, electric guitar

Max Clifford (special guest) synthesisers, alto saxophone

 

Under the rose è l’ottavo album della band inglese.
Sonorità ormai collaudate, con una notevole tecnica suonate con passione e trasporto.
Non all’altezza dei suoi lavori precedenti ha, soprattuttonella seconda facciata, un calo di attenzione che lo fa risultare alla lunga tedioso.

 

MASSIMILIANO MORANDI

D Massimiliano Morandi…chitarrista dalla prima infanzia suppongo…

R Mah, in realtà ho iniziato intorno ai 13/14 anni, ma ho sempre suonato la chitarra a un livello che mi permettesse di scrivere canzoni e accompagnarmi al canto. Non sono un virtuoso.

D Nel 1993 vedono la luce i Chromosomes con forti influenze punk con il cuore verso i Ramones…come nacque questo progetto con te ovviamente alla chitarra ?

R Iniziammo per caso io (chitarra e voce) e mio fratello (batteria), proprio con l’intenzione di suonare in sala prove solo cover Ramones, poi trovammo un bassista e decidemmo di provare a scrivere dei pezzi nostri. E siam qui… dopo 25 anni.

D Svizzera, Austria, Olanda e naturalmente Italia…una bella soddisfazione suonare e riscuotere successo anche al di fuori dei confini nazionali…

R Abbiamo sempre guardato all’estero, un po’ perché cantando in inglese è sicuramente più facile avere opportunità e inoltre perché il punk è diffuso ovunque senza barriere, dall’argentina a singapore, dall’alaska al sudafrica…

D Nel 2001 esce “…more time to relax” il vostro primo cd…il primo figlio da sempre una sensazione incredibile…

R Esattamente, tra l’altro quel cd è ricco di pezzi scritti già molti anni prima. Ricordo con piacere le registrazioni, soprattutto perché ricordo volentieri anche l’amicizia che mi lega tutt’ora con gli ex membri del gruppo di allora.

D Fino a quel momento avevate testi in inglese, poi il cambio di rotta con canzoni in italiano: “Chromoterapia” nel 2006 è il risultato…raccontaci

R E’ stato solo un tentativo, diciamo un “togliersi uno sfizio”. La nostra lingua madre, musicalmente parlando, è l’inglese. Siamo molto contenti comunque di come è venuto e spesso dal vivo incontriamo gente che ci chiede di suonare pezzi da quel cd. Di solito ne facciamo 2 o 3.

Scrivere e cantare in italiano è completamente diverso dal farlo in inglese, l’italiano è più complicato e pieno di trappole. Tanto è facile scrivere delle belle rime altrettanto è facile scadere nella banalità. Ora poi con l’avvento del cantautorato e della trap siamo ancor più convinti di starne lontani e continuare con l’inglese.

D La vostra è musica a 360 gradi tanto che nel 2009 “The Bud Spencer & Terence Hill experience” , una sorta di tributo alle musiche da film, suonato insieme al gruppo spezzino Manges, vi vede ancora una volta uscire da sala incisione con un nuovo prodotto…

R Bud e Terence sono i miei idoli sin dall’infanzia e condivido questa passione con un po’ tutti i Manges, è bastato che una sera per caso ne parlammo ed abbiamo trasformato delle semplici chiacchiere in un 7’ che tra l’altro è esaurito in brevissimo tempo.

Chissà magari faremo un vol. 2.

D Infine “Yes Trespassing” nel 2013, penso la vostra ultima creatura o nel frattempo la famiglia si è allargata ?

R La famiglia si è allargata! Il 13 ottobre 2014 uscì Yes Trespassing ed esattamente 4 anni dopo, il 13 ottobre 2017, è uscito Losing Eleven. Siamo a quota 5 cd, che in 25 anni sembrano pure pochi, ma a noi piace prenderci il nostro tempo, non ci rincorre nessuno.

D Massimiliano quali sono i tuoi punti di riferimento, le tue fonti di ispirazione ?

R I Beach Boys, i Travoltas, i Ramones, i Chixdiggit, e pure il country!

D Livorno e la musica, da sempre un connubio indissolubile; quali sono i tuoi/vostri rapporti con la città, musicalmente parlando ?

R Si, vero, Livorno ha sempre avuto un buon fermento musicale, a 360 gradi. Dal bel canto al death metal, dall’hip hop al prog. Io mi occupo anche di portare ad Effetto Venezia i gruppi emergenti, cercando di dar loro un’opportunità di suonare su un buon palco ben attrezzato, all’interno di una manifestazione che ha un gran battage pubblicitario.

D Massimiliano quando è passato quel treno sul quale non sei salito e ancora oggi “ti mangi le mani” ?

R I treni passano per chi va alla stazione a prenderli, io resto sempre nella mia sala prove, nella mia camera e va bene così. Non ho ambizioni se non quelle di fare cose sperando che alla gente piacciano. Fin’ora mi è andata bene, ho sempre avuto molto calore intorno, magari non ho vinto sanremo né ho ottenuto le copertine delle migliori riviste del settore, ma son sempre qua e non mi butta giù nessuno.

D Chi è oggi Massimiliano Morandi ?

R Un babbo di uno splendido bimbo, un mediocre impiegato, un medio/scarso chitarrista, un compositore di semplici brani punk, un tifoso del Livorno calcio, un appassionato di Bud Spencer e Terence Hill.

BUFFETT JIMMY – Changes in latitudes, changes in attitudes (1977)

BUFFETT JIMMY

CHANGES IN LATITUDES, CHANGES IN ATTITUDES

***1/2

Label ABC

Format Vinyl LP

Country USA                                                                  

Released 20-01-1977

Genre/Style Rock

Side A

1 Changes in latitudes, changes in attitudes ***

2 Wonder why we ever go home ***

3 Banana republics ***

4 Tampico trauma **

5 Lovely cruise **

Side B

1 Margaritaville ****

2 In the shelter ***

3 Miss you so badly ***

4 Biloxi ***

5 Landfall ***

Musicisti

Jimmy Buffett vocals acoustic guitar

  • Greg “Fingers” Taylor harmonica and one line in “Lovely Cruise”
  • Michael Utley organ, piano
  • Harry Dailey bass
  • Kenneth “Barfullo” Buttrey congas, drums
  • Michael Jeffry lead guitar
  • Roger Bartlett lead guitar on “In the Shelter”
  • Farrell Morris percussion
  • Billy Puett – recorder and flute on “Margaritaville”

Cambiamenti nelle latitudini, cambiamenti negli atteggiamenti è il settimo album di studio di Jimmy Buffett. Questo è il suo avventuroso album del 1977, che rimane l’album di studio più venduto della carriera di Buffett e contiene il suo più grande singolo “Margaritaville”.
Quando lo ascolti, non puoi fare a meno di essere felice e ottimista, cantando insieme a Jimmy.
Ottimo lavoro che fa conoscere Jimmy al grande pubblico.

BUFFETT JIMMY – Living and dying in 3/4 time (1974)

BUFFETT JIMMY

LIVING AND DYING IN ¾ TIME

***

Label Dunhill

Format Vinyl LP

Country USA                                                                

Released February 1974

Genre/Style Rock Gulf

Side A

1 Pencil tin moustache **

2 Come monday ****

3 Ringling ringling ***

4 Brahma fear ***

5 Brand new country star ***

6 Livingston’s gone to Texas ***

Side B

1 The wino and I know ***

2 West Nashville Grand Ballroom Grown ***

3 Saxsophones **

4 Ballad of Spider John ***

5 God’s own drunk **

Musicisti

Jimmy Buffett acoustic guitar

  • Reggie Young electric guitar
  • Lanny Fiel acoustic, Electric and slide guitar
  • Doyle Gresham pedal steel
  • Tommy Cogbill bass
  • Mike Utley keyboards
  • Sammy Creason drums and bodyguard
  • Greg “Fingers” Taylor harmonica
  • Ferrell Morris congas, vibes and other little goodies
  • Don Gant, Buzz Cason,Bergen White background vocals
  • Bergen White string and horn arrangements
  • Billy Puett horns on “Saxophones”

Living and Dying in ¾ Time è il quarto album di Jimmy.
Il suono è in gran parte country / folk rock e i temi sono vari.
Album solare, suonato e cantato con gusto: in poche parole…ottimo.

BROWNE JACKSON – Hold Out (1980)

BROWNE JACKSON

HOLD OUT

***-

Label Asylum

Format Vinyl LP

Country USA                                                                     

Released 24 June 1980

Genre/Style Rock

Side A

1 Disco apocalypse *

2 Hold out ***

3 That girl coild sing *

4 Boulevard **

Side B

1 Of missing persons ***

2 Call it a loan ***

3 Hold on hold on ***

Musicisti

Jackson Browne chitarra, voce, piano

  • David Lindley lap steel guitar, chitarra elettrica
  • Craig Doerge piano, tastiere
  • Danny Kortchmar maracas
  • Bob Glaub basso
  • Rick Marotta batteria

Hold Out è il sesto album di Jackson, pubblicato nel 1980. L’album non fu accolto molto bene dalla critica ma rimane ad oggi l’unico suo album che ha raggiunto il numero 1 su Billboard.

Nel gruppo che lo accompagna svettano ancora le chitarre e il violino di David Lindley, musicista superbo e vera icona del suono virtuoso californiano.

In questo lavoro troviamo le consuete, crepuscolari, politicamente corrette tiritere di Jackson sull’amore, la guerra, la natura da preservare, le amicizie da coltivare, gli affetti da difendere, la musica da amare e praticare.

onesto e stimabile lavoro.

 

 

BROWNE JACKSON – Running on empty (1977)

BROWNE JACKSON

RUNNING ON EMPTY

***1/2

Label Asylum

Format Vinyl LP

Country USA                                                                    

Released 6 December 1977

Genre/Style Rock

Side A

1 Runnung on empty ****

2 The road ****

3 Rosie ***

4 You love the thunder ***

5 Cocaine **

Side B

1 Shaky town ***

2 Love needs a heart **

3 Nothing but time ***

4 The load out ***

5 Stay ****

Musicisti

Jackson Browne chitarra, voce, piano

  • David Lindley lap steel guitar, violino
  • Craig Doerge piano, tastiere
  • Danny Kortchmar chitarra solista,
  • Leland Sklar basso
  • Russ Kunkel batteria

Running on Empty è il quarto album di Jackson pubblicato nel dicembre del 1977.
Il disco contiene brani eseguiti dal vivo durante i vari concerti dello stesso anno e ve ne sono presenti, per la prima volta, diversi non scritti da lui, come The Road di Danny O’Keefe, Cocaine di Reverendo Gary Davis e Stay, cover di una hit dei primi anni sessanta dei Maurice Willimas & The Zodiacs, che in questo caso diventa un successo internazionale.
Questo è un album solare, pieno zeppo di joie de vivre, ma senza per questo rinunciare a testi riflessivi oppure a immagini poetiche.
Il ragazzo californiano è al massimo della sua creatività e del suo successo personale. Appena trentenne è già in cima al mondo, amato come un’autentica leggenda. La sua generosità e la sua sensibilità nei confronti dei più deboli, lo vedranno sempre più in prima linea per difendere diritti sociali, cause umanitarie, politiche, ecologiste. Album ottimo con un sound unico!

BROWNE JACKSON – For everyman (1973)

BROWNE JACKSON

FOR EVERYMAN

***

Label Asylum

Format Vinyl LP

Country USA                                                                        

Released October 1973

Genre/Style Rock

Side A

1 Take it easy ****

2 Our lady of the well ***

3 Colors of the sun **

4 I thought I was a child ***

5 These days ***

Side B

1 Redneck friend ***

2 The times you’ve come **

3 Ready or not ***

4 Sing my songs to me ***

5 For everyman ***

Musicisti

Jackson Browne chitarra, voce

  • David Lindley chitarra
  • Sneaky Pete chitarra pedal steel
  • Doug Haywood basso, armonie vocali
  • Micky McGee batteria
  • Jim Keltner batteria

For Everyman pubblicato nell’ottobre del 1973, è il secondo album di Jackson
Si tratta di un lavoro più maturo rispetto al precedente “Jackson Browne“. La rivista Rolling Stone lo ha inserito nella lista dei 500 album migliori di sempre.

Lavoro con un solido impianto folk rock, con la chitarra acustica (poi anche il piano) a sorreggere il tutto, e i preziosi ricami della slide dell’inseparabile David Lindley.

Purtroppo, il tono prevalentemente lamentoso e triste di questo lavoro farà da preludio ad una tragedia personale del giovane Browne (il suicido della moglie), e lo svuoterà di quella forza espressiva che ha reso inarrivabile “Late for the Sky”, impedendo all’autore di ripetersi.

Uno dei suoi migliori album giovanili.

BOWIE DAVID – Tonight (1984)

BOWIE DAVID

TONIGHT

*1/2

Label EMI

Format Vinyl LP

Country USA                                                                    

Released 01-09-1984

Genre/Style Rock

Side A

1 Loving the alien *

2 Don’t look down *

3 God only knows **

4 Tonight ***

Side B

1 Neighborhood threat **

2 Blue jean **

3 Tumble and twirl *

4 I keep forgettin *

5 Dancing with the big boys *

Musicisti

David Bowie, Tina Turner voce in Tonight

David Bowie, Iggy Pop voce in Dancing With The Big Boys

Carlos Alomar chitarra

Derek Bramble basso, chitarra, sintetizzatore, coro

Carmine Rojas basso

Sammy Figueroa percussioni

Omar Hakim batteria

Guy St.Onge marimba

 

Tonight è il sedicesimo album discografico di David . La critica l’ha stroncato come uno “sforzo pigro”, buttato giù da Bowie sull’onda del successo di classifica dell’album Let’s dance. David non suona nessuno strumento musicale sul disco, delegando la maggior parte della responsabilità della musica ai suoi musicisti di studio, offrendo solo occasionalmente qualche spunto critico in sala d’incisione.
Continua purtroppo l’involuzione artistica di david regalandoci l’ennesimo brutto album.

BOWIE DAVID – Let’s dance (1983)

BOWIE DAVID

LET’S DANCE

*1/2

Label EMI

Format Vinyl LP

Country USA                                                                  

Released 14-04-1983

Genre/Style Post-disco

Side A

1 Modern love ***

2 China girl *

3 Let’s dance *

4 Without you *

Side B

1 Ricochet *

2 Criminal word *

3 Cat people (putting out fire) *

4 Shake it *

Musicisti

David Bowie voce, produttore, arrangiamento dei corni

  • Nile Rodgers produttore, chitarra, arrangiamento dei fiati
  • Carmine Rojas basso elettrico
  • Omar Hakim, Tony Thompson batteria
  • Stevie Ray Vaughan chitarra solista
  • Rob Sabino tastiere
  • Mac Gollehon tromba
  • Robert Arron, Stan Harrison sassofono tenore, flauto
  • Steve Elson sassofono baritono, flauto
  • Sammy Figueroa percussioni
  • Frank Simms, George Simms, tastiere

Let’s Dance è il quindicesimo album di david. Si tratta di un album coprodotto, con Nile Rodgers degli Chic, negli anni successivi alla disco music, anni caratterizzati da sonorità più elettroniche.
Il profumo dei soldi, destinati a moltiplicarsi con un giro globale di concerti, impone materiale immediato e più fruibile, un pop dance patinato, con venature soul ma senza alcuna velleità di ricerca musicale. L’album è dimenticabile, banalotto, a tratti imbarazzante, L’ennesima trasformazione del camaleonte gli porta però il grande pubblico e i soldoni, quelli veri: è il perpetrarsi di una involuzione che fa impantanare Bowie in una palude creativa dalla quale uscirà dopo due lustri.