D Lorenzo Contorno giovanissimo bassista…quindi il sacro fuoco della musica di ha colpito subito…
R Secondo qualche racconto sì, sembra che suonassi la batteria andando “a tempo” coi brani del Jesus Christ Superstar
D Essere “figlio d’arte” sicuramente ha influito moltissimo…immagino sei cresciuto a pane e musica…
R La musica è di casa non posso negarlo, ma ammetto di non essere mai stato spinto a prende uno strumento in mano. È una necessità sorta in me col tempo.
D Ti ricordo inserito nel gruppo Echoplaying…nei fai sempre parte e prima o dopo ci sono stati altri gruppi ?
R Assolutamente ancora nel gruppo! Stiamo evolvendo sempre più dagli inizi e col nostro ultimo singolo ‘Giostra’ ne abbiamo dato una riprova importante. Prima c’è stato qualche gruppo, ma gli Echoplaying rimane l’unico progetto importante di cui abbia mai fatto parte.
D Quali sono stati i tuoi punti di riferimento, i tuoi bassisti preferiti ?
R Sono un amante degli anni ’90, in particolare del grunge. Quindi Shepherd, Ament, Starr e così via. Il bassista però che più mi influenza rimane comunque Justin Chancellor dei TOOL. Una perfetta sintesi fra semplicità, spirito, gusto ed effettistica.
D Vi vidi suonare e il vostro sound si poteva inquadrare come Alternative Rock, New Wave…
R Trovo sempre difficile inquadrarci in un genere. Credo che la nostra forza stia proprio nell’unione di noi singoli membri. Seppur così diversi, creiamo un’alchimia che si svincola dai semplici generi, trasmettendo puramente quello che noi stessi siamo nel nostro intimo, fra di noi e col nostro strumento. In definitiva direi che suoniamo ‘Echoplaying’.
D Sei giovane ma hai già una buona esperienza musicale..salire sul palco dà sempre una forte emozione…ma una volta iniziato passa tutto…
R Ho una buona esperienza nel piccolo! Abbiamo avuto la fortuna di poter suonare al Teatro degli Arcimboldi di Milano e non è stato facile essere focalizzati dall’inizio. Poi però prendi un bel respiro, guardi gli altri che ti sono vicino e premi Start!
D Livorno e la musica, un connubio vincente…centinaia e centinaia di musicisti hanno respirato il nostro libeccio dalla nascita…eppure, salvo rare eccezioni è sempre difficile emergere…cosa manca secondo te per creare una Scuola Livorno ?
R È il grande problema della livornesità. Siamo eccezionali ma ci fermiamo all’esserlo più che a diventarlo. Ma tutto ciò è già stato trattato nello splendido libro di Simone Lenzi ‘Sul Lungomai di Livorno’.
D Vista la tua età è difficile avere rimpianti, ma se tu potessi tornare indietro “ a quel momento”, musicalmente parlando, cosa cambieresti ?
R Forse darei di più. I primi tempi in cui suoni spesso perdi tempo a controllare che le note siano giuste e precise più al sentimento che dai a chi ti ascolta. Cercherei di essere da subito più presente sul palco.
D Parlaci un po’ della tua esperienza attuale in RadioEco…
R Con l’inizio della carriera universitaria mi si è presentata la possibilità di fare parte di questo bellissimo progetto. Un gruppo di persone eccezionale, interessantissime ed estremamente differenti che mi arricchiscono tutte le volte con cui ci entro in contatto. RadioEco tratta di tutto il mondo in cui viviamo. È fatta da giovani per giovani. Si parla di musica, con articoli (come faccio io) o con podcast, ma anche di attualità, ogni forma d’arte, rapporti con la società ecc. È un percorso che porterò avanti con molto orgoglio e dedizione.
D Chi è oggi Lorenzo Contorno ?
R Lorenzo Contorno oggi è quello che era ieri e quello che sarà domani. Per quanto magari possa fare il rievocatore storico e non giocare più calcio ad esempio. Non credo nel cambiamento di una persona. Posso e devo imparare tutto quello che mi viene offerto, ma ciò non genera un cambiamento in me. Piuttosto mi fornirà degli elementi di lettura della vita che potrò applicare nella quotidianità come nella musica.