D Stefano Ilari, cantante, alias Sassicaia Molotov…da dove nascono questi nicknames ?
R Nascono scherzosamente dalla mia formazione musicale punk e dalle mie simpatie anarchiche; e poi è anche una questione di classe : mica si maneggiano le molotov dopo aver bevuto il Tavernello, molto meglio il Sassicaia !
D Cantante e compositore, mai pensato di imbracciare uno strumento ?
R No, per il semplice motivo che preferisco esprimermi con il corpo piuttosto che con uno strumento; canto come voglio senza dover preoccuparmi di accordi e accordature. E comunque “strimpello” la chitarra…
D Dal 1986 al 1990 sei il frontman dei Mumbler…
R Si, eravamo un bel gruppo. Facevamo del buon rock ispirandosi a Iggy Pop e gli Stooges.
Eravamo esplosivi e questo ci “regalò” una esibizione ad Arezzo Wave nel 1989.
D Dopo un lungo periodo di riflessione nascono nel 2014 gli Stella Maris Music Conspiracy con i quali incidi “Operation Minf Fuck”…
R Ci divertivamo da matti: le nostre radici affondavano nel Granducato Hardcore e nel Detroit sound; molti e concerti e molta partecipazione di pubblico.
D Dalle ceneri dei SMMC nascono i Lupe Velez
R Il gruppo nel quale milito tutt’oggi. Il progetto parte da me e Dome La Muerte e una volta partiti ci accorgiamo che il materiale è buono e così condividiamo il tutto con il chitarrista Alex Gefferson (già Stella Maris), Gianfra alla batteria , Gianni Niccolai al basso e Luca Valdambrini a ogni tipo di tastiere. Completano la band “le bimbe” Iride Volpi alla chitarra e Doda Mariotti al basso. Il frutto di tanto lavoro è l’uscita di un primo ep per la Inconsapevole Records dell’amico Matteo Caldari, registrato nel Banana Studio di Valerio Fantoni e l’ultimissimo Weird Tales,
D Soddisfatti di questo lavoro ?
R Si molto anche perchè abbiamo avuto la soddisfazione di essere recensiti da riviste importanti del settore come Rumore e Classic Rock.
D Lupe Velez…da dove nasce questo nome ?
R Lupe Vélez, è lo pseudonimo di María Guadalupe Villalobos Vélez che è stata un’attrice del cinema muto e ballerina messicana. Morì suicida, secondo la versione ufficiale ingerendo settantacinque pasticche di sonnifero Seconal, in realtà con la testa incastrata nella tazza del water, annegata.
D Come definiresti il vostro genere ?
R Sicuramente Garage Rock con punte Husker Du e Radio Birdman anche se so che te ci senti anche influenze prog.
D Quali sono i tuoi punti di riferimento?
R Un nome su tutti: David Bowie. Ho sempre ammirato le capacità camaleontiche di trasformismo de Duca Bianco. I suoi concerti, oltre che cantati e suonati, erano “interpretati” da David e questo mi ha sempre affascinato.
D Progetti futuri ?
R Sicuramente un tour e la preparazione di un nuovo disco.
A proposito, il 30 gennaio è uscito il nostro video ufficiale, facilmente reperibile su Youtube.
D Stefano, una occasione perduta, un treno sul quale non sei salito…
R Quando ci hanno rubato il furgone a Milano con tutta la strumentazione durante un tour in Alta Italia e Svizzera. Ci presentammo davanti al pubblico elvetico con strumenti prestati da altri, ma non fu la stessa cosa. A parte questo sono contento di quello che sono riuscito a fare e del fatto che ad una età sono riuscito a rimettermi in gioco: è questo il treno che aspettavo e sul quale sono salito.
D Chi è oggi Stefano Ilari ?
R Una persona soddisfatta che fortunatamente fa quello che gli piace.