1 Tutto ha inizio nel 2004…nascono i Back One Out con Alberto Velgi alla batteria…
Esatto, il progetto back one out inizia ufficialmente nel 2004, ma sotto altro nome, “RAID” suonavamo insieme già dal 2001 ed il mio primo approccio alla batteria risale al 1999 all’età di 11 anni.
2 Il vostro genere può essere definito punk rock ma con lo sguardo rivolto alla California piuttosto che all’Inghiltera di metà anni 70
Sicuramente ci avviciniamo più alla California che all’Inghilterra, ma a mio parere l’etichetta punk rock non credo rispecchi a pieno il nostro genere, la considero un po’ riduttiva, in quanto sicuramente nasce da quella base ma abbiamo sempre cercato di distaccarcene in qualche modo, cercando di dare al nostro suono articolazioni musicali più complesse e ricercate, tempi dispari, virtuosismi ed altro, sfaccettature che nel classico punk rock formato da accordi e 4/4 non sono richieste.
3 It could be worth it è il vostro ultimo lavoro…soddisfatti?
A mio parere rappresenta un buon lavoro, l’unico interamente autoprodotto, compresa la registrazione… contenti che ha avuto anche buon successo all’estero
4 E’ una mia sensazione o il suono si è fatto più duro, più “crudo”, quasi metal ?
Sensazione esatta, la nostra intenzione è sempre stata quella di allontanarci da suoni “leggeri” ed avvicinarci ad un suono più “forte” mantenendo una parte vocale melodica.
5 L’album è stato anche presentato con un tour in Spagna…bella esperienza…
Bellissima esperienza, con un riscontro molto positivo, nonostante il cambio improvviso di formazione poco prima della partenza, colgo l’occasione per ringraziare Andre (voce) e Giorgio (chitarra) per la disponibilità che ci hanno dato e sicuramente è anche merito loro la riuscita di questo tour, inoltre ringrazio Matte (roadie) per il suo supporto.
6 Quali sono le tue fonti di ispirazione , i tuoi punti di riferimento?
Sono un batterista completamente autodidatta ed ho sempre pensato che questo metodo può essere molto valido e forse l’unico per avere una propria personalità dietro le pelli.. ad avvalere questa mia teoria è stato un concorso di batteria internazionale al quale ho partecipato quando avevo 20 anni, premiandomi con un 3 posto su 500.000, votato da batteristi come Salvador Niebla, Vinnie Colaiuta e Neil Peart. I batteristi dai quali ho preso ispirazione sono indubbiamente: Derrick Plourde, Jordan Burns e Jimmy Sullivan,
7 Oltre ai Back One Out hai fatto parte di altre band?
No, ho sempre creduto in questo progetto senza mai allontanarmene, eccetto qualche momentaneo aiuto ad amici in cerca di batterista.
8 Quali progetti futuri? C’è in previsione una esibizione a Livorno?
La band è stata completamente ricostruita con nuovi membri, io e mio fratello siamo rimasti gli unici della vecchia formazione. Ci stiamo riassestando e stiamo completando il 4 album, presto riusciremo anche a tornare sul palco…
9 I tuoi gruppi preferiti…
Strung out, Lagwagon, Rise against, Avenged sevenfold…
10 In definitica…chi è oggi Alberto Velgi ?
Sono un trentenne che in campo di batteria non si stanca mai di provare nuove tecniche e virtuosismi da applicare. Mi piace molto scrivere i testi delle canzoni e anche se gli anni passano, l’entusiasmo per la musica non mi abbandona e spero che non lo faccia mai.