D Il basso…da sempre il tuo strumento?
R All’età di 8 anni cominciai a prendere lezioni di chitarra dietro iniziativa di mio padre,in quegli anni vivevo in Australia. Nel 1964 quando siamo tornati in Italia per la mia famiglia c’erano altre priorità e le lezioni di chitarra furono abbandonate. Verso i 14 anni vidi in un negozio di strumenti musicali quella chitarra ” strana ” con 4 corde grosse ;non so perché ma mi affascinò , cominciai a prendere lezioni di basso e dopo poco feci la mia prima strumentazione : basso Hofner semiacustico e amplificatore Meazzi per la grande cifra di 60 mila lire .
D A metà degli anni 70 formasti il “complesso” Il Punto”
R Nel 1971 metto su il mio gruppo ” Le Nuove Parole ” . Iniziamo con i concorsi cittadini con un paio di secondi posti . Nel 1972 fui contattato da Valerio Gasperini ex “Soul Fire ” che stava formando il ” Punto ” con Roberto Benedetti. In seguito si aggiunsero Massimo Chicca e Valeriano Tramagli . Il debutto fu al dancing il “Morino” di Barga e fu fantastico .
D Erano anni fantastici…che ricordi hai della scena musicale livornese del tempo?
R Si è vero erano anni fantastici. Con il nostro furgone Volkswagem cominciammo a girare la toscana a fare serate . Si stava respirando aria nuova. A Livorno c’era tanta gente che suonava,la cantina o garage diventavano il fondo che poi puntualmente venivi sfrattato perché davi noia . Con i nostri capelli lunghi e il look un’ pò selvaggio e l’atteggiamento anticonformistico si vedeva che il mondo stava cambiando. Ogni tanto ti arrivava qualche disco da Camp Darby e rimanevi sconcertato dalla bravura dei musicisti di oltreoceano che ti davano stimolo a migliorarti
D Deep Purple, Uriah Heep, Free…un repertorio di cover importante…
R I Deep Purple sono stati fondamentali per la mia formazione musicale . ” Made in Japan ” per me è il Live più bello che ho ascoltato . Gli Uriah Heep erano splendidi con i loro cori e la bellissima “July morning” . i Free erano grintosi i Jethro Tull erano geniali i Cream con quegli assoli di Clapton che non finivano mai erano stupendi . In quegli anni il pubblico voleva queste cose e a noi la cosa non poteva che far piacere .
D E dopo “Il Punto” che successe?
R Nel 1976 il ” Punto ” diventa ” Alturas ” ; subentrano nuovi musicisti. Mauro Senesi alla voce,Antonio Scanu alla chitarra e Baldo Lami alle tastiere . il panorama del mondo musicale stava cambiando , il rock nelle sale stava il posto alla discodance Si aggiunse al gruppo una cantante americana di colore di nome Shirley . Cambio totale di repertorio e inizio giro dancing della toscana . Nel 1979 il gruppo si scioglie e ognuno prende la sua strada musicale .
D Quali sono i bassisti che più ti hanno influenzato e che più ammiri?
R Il bassista che mi ha influenzato è Gary Thain degli Uriah Heep : aveva una tecnica e dei fraseggi con il basso che sarebbero attuali tutt’ora e Verdine White degli Earth Wind e Fire che ha una ritmica esagerata.
D Hai qualche rimpianto musicalmente parlando? Qualche occasione perduta?
R Sarei stato curioso ,se si continuava a suonare, di vedere dove saremmo arrivati con gli ” Alturas ” ,eravamo veramente un bel gruppo .
D So che suoni ancora…parlaci del tuo gruppo odierno e dei vostri progetti
R Nel 2011 ho fondato i ” Vintage Again ” un gruppo di coetanei con una gran passione per la musica . Il nostro genere è rock anni 70 e oltre . Facciamo dei Live nei vari locali adatti a questo genere .
D Te sei stato un protagonista degli anni 70 e ancora oggi suoni…che differenza tra i due tempi…a parte qualche capello bianco?
RGli anni . Quando sei giovane hai tanta voglia di suonare , alla nostra età sei più esigente e vuoi suonare bene .
D Chi è oggi Valerio Chimenti?
R Valerio Chimenti oggi è una persona che è stata più di 30 anni senza suonare ma che grazie ai miei figli Denis e Matteo, che sono due bravi musicisti, è rimasto sempre aggiornato sul panorama musicale .Suonare mi fa stare bene e spero di non smettere più .