La serata è fresca e piovigginosa. Arrivare al Route 66 ad Asciano Pisano non è stato facile…chilometri di strada nel buio più assoluto dove trovare un lampione è come vincere al superenalotto. Il Route si è rivelato uno splendido locale: sembra di entrare in un vecchio ritrovo americano nelle campagne del mid-west. Ordiniamo una ottima pizza e una ancor più ottima birra in attesa del concerto di Luke .
Alle 22,30 il musicista, nato a Cadillac, Michigan, ma adottato da New Orleans sale sul palco accompagnato dall’italiano solo di nascita Roberto Luti. Per molti anni Roberto ha vissuto infatti a New Orleans, dove ha conosciuto Luke e dove si è creato una straordinara reputazione.
Il concerto è acustico e la cosa è ancor più stimolante: due vecchie National del 1931 iniziano a diffondere suoni struggenti e fantastici.
Il nuovo lavoro di Luke vedrà la luce a maggio 2018 ed è l’occasione giusta per proporre le nuove canzoni. Luke è già venuto più volte in tour in Italia ed ha numerosi amici (provenienti soprattutto dalla vicina Livorno, città natale di Bob Luti, che sono al gran completo presenti stasera al Route. Il locale è pieno, l’atmosfera giusta, il concerto prende vigore.
Suoni puliti e caldi, caldissimi, fanno vibrare i presenti. Leghorn women, You got mine, Chicken dinner danno l’idea di cosa sarà il nuovo cd di prossima uscita : splendida la musica, splendidi i testi, splendidi i protagonisti.
Luke ripropone anche vecchi classici dove spicca I’m glad trouble don’t lost always, la title track dell’omonimo album uscito nel 2011 e Swing that thing da Everlast arm del 2014.
Un momento di commozione in sala quando partono le note di Lissa, song in memoria di Lissa Driscoll, scomparsa a settembre dello scorso anno. Musicista, cantante, conosciutissima nel Quartiere Francese di New Orleans, da sempre amica intima di entrambi.
Un Luke in gran forma, migliorato sensibilmente nella padronanza dello strumento dà il meglio di se riscuotendo consensi entusiasti.
Una nota particolare per Roberto Luti, straordinario chitarrista, che riesce ad incendiare i cuori dei presenti fino alla commozione: il lampo e il tuono, la burrasca e l’arcobaleno, la tempesta e il sereno…musica che ti graffia l’anima .
Grande, grandissima serata. La strada al ritorno sembra persino illuminata.