D Carlo Bosco, il tuo nome ha iniziato a circolare insistentemente quando hai composto il brano “Subito” con il quale il gruppo Le 5 partecipano a X Factor 2011…una bella soddisfazione
R In realtà “Subito” fu composta due anni prima della loro partecipazione a X Factor. E’ legata al periodo della loro crescita artistica. E’ stata sicuramente un trampolino di lancio per quello che è avvenuto dopo. Credo però che tanti altri brani famosi che io avevo “vestito” vocalmente per loro ebbero il ruolo predominante.
D Il tuo talento di pianista ti fa collaborare con artisti del calibro di Vinicio Capossela, Delta V, Claudio Insegno…raccontaci
R Questi nomi che tu citi sono tutti incontri avvenuti per caso e che mi hanno portato a collaborare con grandi realtà. I Delta V li incontrai proprio qui a Livorno in un pub perché stavano registrando il loro terzo album in una villa sulle colline di Montenero. Io all’epoca ero un loro fan sfegatato. Da un semplice autografo nacque poi questa collaborazione che mi portò a suonare il pianoforte in studio con loro.
Con Capossela andò un po’ diversamente. Mi ricordo che era una normalissima domenica e mentre cenavo mi chiamarono dal teatro Goldoni perché il grande Vinicio voleva a tutti costi chiudere lo spettacolo con “Livorno” di Piero Ciampi. Al telefono mi chiesero se la conoscevo e se avevo voglia di correre in teatro ed esaudire il suo desiderio. Non persi un attimo, in mezz’ora buttai giù lo spartito, mi stirai una camicia e andai. Un’emozione grandissima, platea e palchetti pieni, un silenzio irreale e poi uno scroscio di applausi. Ho un ricordo meraviglioso di quel momento.
D Al tuo attivo anche colonne sonore di cortometraggi animati e spettacoli teatrali…progetti interessanti e stimolanti…
R Sono figlio d’arte, i miei genitori sono i fondatori della compagnia teatrale Spazio Teatro che proprio quest’anno compie quarant’anni di attività. Sono cresciuto dietro le quinte e sul palcoscenico e avendo iniziato a studiare musica fin da piccolo le mie prime produzioni sono nate “in casa”. E da lì poi tante collaborazioni con altre realtà teatrali livornesi e non fino alla musica per film (Licaoni, Ombra Somigliante, Bachelor of Arts (Hons) dell’Università di Wolverhampton).
D E si arriva alla tua nuova avventura musicale…Carlo Bosco prende il nome Jackf per un percorso da solista. Perchè questo nome e perchè questa scelta ?
R Il nome nasce proprio da una mia collaborazione teatral-musicale.
Nel 1999 Claudio Marmugi metteva in scena Radio Alcatraz, uno spettacolo ispirato alla omonima trasmissione radiofonica che vedeva protagonista il detenuto Jack Folla.
Scrissi le musiche per quello spettacolo, dieci tracce buttate giù in una notte.
Jack Folla diventò Jackf, il nick artistico che mi porto ormai dietro da quel lontano 1999.
D Collabori anche con altri artisti che si avvalgono della tua indubbia bravura, tra tutti i Gary Baldi Bros…
R I Gary Baldi Bros quest’anno compiono la bellezza di dieci anni di attività. E’ la mia famiglia, siamo sei amici da tantissimi anni e per gioco abbiamo iniziato questa avventura che poi è diventata una macchina senza soste: tour, grandi palchi e tanta gente che ci segue.
Il ricordo più bello è sicuramente il concerto a Effetto Venezia 2015, avevamo davanti 9000 persone. Una cosa indescrivibile se non vissuta direttamente.
D Musica ambient ed elettronica, quali i tuoi punti di riferimento ?
R Sono un grande amante della French Touch e della elettronica del nord Europa.
Due nomi su tutti: Daft Punk e Royksopp. Potrei elencartene tanti altri ma questi sono i miei maestri assoluti.
D Che rapporto hai con la realtà musicale della città di Livorno, una città che storicamente ha prodotto centinaia di ottimi musicisti ?
R Un rapporto di amore e rispetto, sono cresciuto fin dai 17 anni a suonare nei fondi a suonare qualsiasi genere ti possa venire in mente. Ho conosciuto qualsiasi realtà musicale della mia città, ho avuto la fortuna di collaborare con tantissimi artisti livornesi, ho visto nascere tanti nomi che adesso calcano palchi importanti. Sono orgoglioso della mia città perché mi ha portato a conoscere qualsiasi sfaccettatura del lavoro che volevo fare fin da quando ero bambino.
Mi ritengo un musicista eclettico perché non faccio eccezioni. Pensa che lo scorso anno ho seguito la produzione artistica di un disco metal.
D Progetti futuri, possibilità di ascoltarti dal vivo ?
R Ho un po’ di materiale per un mio secondo disco e spero per l’anno a venire di uscire magari con qualche singolo o magari un Ep.
Nel frattempo è nato il Jackf Studio, una piccola attività di produzioni audio che mi vede nei panni di produttore, arrangiatore. Mi sta dando tante soddisfazioni.
D Carlo, qualche rimpianto, qualche scelta sbagliata che non rifaresti ?
R Una su tutte, non aver terminato gli studi al conservatorio di Firenze. Ci penso spesso, forse troppo. Chissà, mai dire mai.
D Chi è oggi Carlo Bosco in arte Jackf ?
R Carlo Bosco oggi è un ragazzo.. Si può dire ragazzo di 43 anni? Ahahah!!!
Un musicista felice del suo lavoro, felicemente fidanzato e con tanti sogni e progetti nella testa, alcuni già esauditi e altri in lista di attesa.