ALESSANDRO BRILLI


D Alessandro Brilli, batterista da sempre immagino…con grande gioia dei tuoi vicini di casa…
R Purtroppo non da sempre. Avrei voluto suonare la batteria sin da bambino, ero affascinato dallo strumento sin dalla più tenerà età. Forse proprio per evitare inimicizie col vicinato, la mia famiglia,a parte una batteria giocattolo, non mi ha fatto provare lo strumento vero, questo nonostante la musica abbia riempito la vita di tutti i componenti della famiglia Brilli da generazioni, mio padre incluso. In casa c’è sempre stata la sua chitarra, io la giravo e battevo i ritmi sulla sua cassa armonica. Diciamo che a 4 anni ho inventato il Cajon . Seguivo i dischi che avevo in casa: Elvis Presley, Billy Haley, Little Richard, Buscaglione, Carosone…a tutto rock & roll. Questo fino all’età di 15 anni circa. Poi, l’estate di ben 36 anni fa, sentii parlare un amico cantante, il suo gruppo era rimasto senza batterista e ne cercavano uno. Non seppi resistere, mi si accese una scintilla dentro, NON AVEVO MAI SUONATO la BATTERIA, (provata solo una volta con compagni di classe), mi girai e gli dissi: “Vengo io!!”, “Tu?!?!” Mi rispose….. “Non sapevo suonassi la batteria! “
Dentro di me pensai: “neanche io!!!! “, ahaha, a ripensarci rido da solo. Mi dette un appuntamento per il “provino” pochi giorni dopo, ma io non avevo neanche la batteria…… feci di tutto per trovarne una!!! Un amico di mio padre me ne regalò una rovinatissima, era stata abbandonata in un pollaio per anni!!! ahahahaah La pulii, la caricai sul furgoncino di mio nonno ed andai. Beh, non erano i Deep Purple, ma mi scelsero!! Oggi dico grazie a questi ragazzi, un grazie enorme.
Da quel momento cominciai a suonare con vari gruppi, eppure non sapevo nulla dello strumento. Solo dopo un paio di anni andai a lezione da Giangi Debolini, un grande, poi da Renato Ughi. Anni dopo ho seguito seminari con BILLY COBHAM e SIMON PHILLIPS ed un Corso di Educazione Musicale presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Pietro Mascagni di Livorno.
In questi 36 anni , grazie alla batteria ed alla musica, la mia vita ha avuto un arricchimento enorme. Ho conosciuto un mare di persone ed ho potuto conoscere meglio come ognuno si pone verso il prossimo, oltre che verso la musica.

D Sei figlio d’arte…tuo padre Carlo era il chitarrista dei Four Friends, famoso gruppo livornese degli anni 60…
R Sì, sono figlio d’Arte è vero, mio padre suona la chitarra dagli anni’60. Ha fatto parte di vari gruppi musicali della sua epoca, i più noti furono i Four Friends. A quei tempi, mi ha raccontato spesso, Livorno aveva molte più opportunità di fare musica dal vivo, non esistevano le macchine infernali di oggi, quindi o suonavi dal vivo e bene o niente musica nei locali. I Bagni Pancaldi erano mèta di vari cantanti famosi che venivano a tenere i loro concerti proprio lì. La band di mio padre era la “house band”, come si direbbe oggi, e molto spesso era loro compito accompagnare quei cantanti. Esperienza notevole che richiedeva una forte preparazione musicale. Comunque a mio parere, si divertivano forse molto più di oggi e, ribadisco, se non sapevi suonare non suonavi. Però, non solo mio padre è stato musicista, nella mia famiglia sono tutti musicisti da generazioni. Ad esempio, il fratello di mia nonna,Piero Fiorentini, era famoso ai suoi tempi, incise circa 40 dischi tra gli anni ’30 e ’40 e cantava nei teatri di tutta Italia. Suonavano o cantavano pure i miei nonni paterni, i loro fratelli e chi li ha preceduti. Anche attualmente altri familiari suonano o cantano, ad esempio mia cugina Lucia Fiorentini e sua sorella Federica, entrambe ottime cantanti.

D Hai avuto molte collaborazioni con artisti importanti del calibro di Bobo Rondelli, Gatto Panceri, Mauro Pagani, poi sei entrato a far parte del gruppo La Quarta Via, il tuo primo gruppo…
R Ho suonato con tantissimi musicisti, ad esempio:
Mauro Sabbione ( Matìa Bazar) col gruppo Melodrama, giravamo palchi e teatri di tutta Italia con un repertorio piuttosto di avanguardia,. Erano gli anni ’80 ed usavamo i primi sequencers MIDI e strumentazione elettronica. Mauro era ed è un Maestro in questo oltre che ottimo compositore e musicista.
Bobo Rondelli con gli Ottavo Padiglione, suonando negli anni ’90 in vari tours nazionali e in varie dirette televisive nazionali RAI, TMC, Videomusic, Reti Mediaset.
Mauro Pagani ( PFM ), Dennis Bowell, diretta radiofonica su RAI STEREO2 con Marcello Pieri ( ” Se fai l’amore come cammini” – Festivalbar 1991 ),DAVID BRIAN SRB bassista /trombettisa/cantante/compositore americano, GEPPI FRATTALI e JAMES THOMPSON, a quei tempi basso e sax della band di ZUCCHERO FORNACIARI , GIUSEPPE DE CHIRICO, MICHAEL MELLNER, Mimmo Mollica & Blues HARBOUR ( ciao Manlio ), ALESSIO COLOMBINI ( Sanremo ),Luca Faggella , Dona Donatella Pellegrini, Andrea Pellegrini,Stefano Onorati, Carlo Cavallini ,Claudio Sax Fabiani, Francesco Carmignani, l’ENSEMBLE BACCHELLI diretto da Rita Bacchelli I ( musica classica e colonne sonore ),
I LICANTROPI l’ironica band livornese (Quale livornese non ha mai sentito “Dè Maddè”??? è opera mia e di Andrea Landi ), decine di rock band, varie Tribute Band: TUBE SCREAMER ( The Police) , Michael Mellner ( Van Halen ), BLOOD BROTHERS ( Springsteen ), SIGMA 6 ( Pink Floyd ). Ho registrato vari album in studio con band e cantautori locali, cito STRANI ELEMENTI, LA QUARTA VIA, LICANTROPI, e vari altri.

D In seguito insieme a tuo fratello Fabrizio (il dna famigliare…) fondi i Tube Screamer…raccontaci

R Il gruppo TUBE SCREAMER in realtà è stato il primo gruppo che ho fondato con mio fratello Fabrizio. Un gruppo del quale in tanti si ricordano ancora oggi. Partimmo come cover band ( Police, Pink Floyd, Supertramp, Eric Clapton), poi divenimmo Tribute Band The Police e qui oltre ad imparare un sacco tecnicamente parlando, ci siamo “guadagnati” un sacco di “fans”. Amici che ci chiedono di rimettere su questa band. Amici che ci dicono che ascoltando noi , li abbiamo invogliati ad imbracciare un basso o una chitarra o sedersi dietro una batteria e cominciare a suonare… dichiarazioni molto lusinghiere direi e di grande soddisfazione.
Anni dopo divenimmo un trio che proponeva canzoni proprie, scritte di nostro pugno. Non avemmo uno sbocco discografico purtroppo. A quei tempi ( anni ’80) dovevi cantare in italiano e fare un certo tipo di musica che a noi 19 enni non piaceva assolutamente, eravamo “fuori mercato italiano”, sia perchè cantavamo in inglese sia perchè facevamo un rock che si ispirava ai Police.
Dopodichè i Tube Screamer tornarono cover band mettendosi a fare del buon rock-blues: Robben Ford, Gary Moore, Jimy Hendrix, Steve Ray Vaughan misto a nostri brani originali. Dal 1986 i Tube Screamer divennero associazione musicale creando a Livorno la prima Scuola di Musica Moderna con annesso un piccolo studio di registrazione dove decine di gruppi cittadini e dalla provincia hanno realizzato i loro primo demo tape. Allora si registrava su bobina in analogico, “senza trucco e senza inganno”.

D Infine l’esperienza Blue Box…punto di arrivo o di partenza?
R I Blue Box. Bella esperienza. I Blue Box erano un progetto molto ambizioso. Io sono un appassionato di musica elettronica, New Age, Ambient, colonne sonore e cominciai a dilettarmi con sintetizzatori e campionatori, fino a comporre musiche che si abbinavano bene a coreografie di danza contemporanea. Così cercai la collaborazione di danzatrici locali e mettemmo sù un tipo di spettacolo, ispirato alle “Cronache Terrestri” di Zecharìa Sitchin, a metà tra la musica live e sintetizzata, la danza ed il teatro. Ho composto circa una quarantina di brani strumentali che oggi, dopo lo scioglimento del gruppo , tengo lì da parte per un mio tanto sognato album da pubblicare.

D Quali sono le tue influenze, i tuoi mostri sacri?
R I miei mostri sacri…..
Sin da piccolo ho ammirato il nostro Tullio De Piscopo. Mi ha sempre affascinato il suo modo di suonare e di porsi sul palco. Lo ammiro ed apprezzo tutt’oggi. Un signor batterista.
Il vero mostro sacro, che però mi ha fatto venire la voglia matta di avvicinarmi alla batteria è Stewart Copeland. Era appena uscito l’album dei Police “Zenyatta Mondatta”, lo comprai su suggerimento di un compagno di classe. Lo misi sul giradischi e………non ce l’ho più tolto!!!
Rimasi folgorato dal modo di suonare, dal sound, dall’energia incredibile che trasmetteva e che trasmette ancora oggi. Non ho mai smesso di ascoltarlo per ben 36 anni. Per me è un riferimento assoluto per il drumming.
Ho un altro mostro sacro più “recente” di Copeland. Da almeno una ventina di anni seguo con molta ammirazione Simon Phillips. Batterista che ha suonato con i più grandi nella sua lunghissima carriera, andate sul suo sito e leggete l’enorme lista di collaborazioni. Lo ammiro per il suo modo di suonare molto originale, per la raffinatezza, per l’ambidestrismo e l’incredibile bellezza del sound che riesce a tirar fuori dalla batteria. Lo seguo appassionatamente non solo nelle sue lezioni, video , concerti, albums ma anche perchè pure lui è un Sound Engineer con una enorme esperienza, perfino come Producer. Grazie a lui ho imparato un sacco di cose. Il bello della musica, se ti ci poni con umiltà, è che c’è sempre da imparare.

D Dagli anni 60 ad oggi Livorno è stata una vetrina determinante per molti musicisti locali…in casa avete mai parlato di questa “città della musica” che è la nostra ?
R Livorno città della Musica. Sì, ti ho accennato prima alla testimonianza di mio padre che col suo gruppo accompagnava musicisti famosi degli anni ’60. Noi siamo a stretto contatto con la comunità musicale livornese da decenni. Abbiamo creato associazioni musicali, eventi , un service audio-luci ed infine un negozio di vendita di strumenti musicali. Un contatto perenne con i musicisti,gestori di locali ed organizzatori di eventi a tutto tondo e per tutti i gusti. I confronti tra di noi in famiglia o con amici musicisti, parte da tempi più remoti e arriva ad osservare il panorama cittadino attuale. Purtroppo la conclusione è sempre la stessa: siamo una piccola città con un alta percentuale di musicisti in rapporto alla popolazione. Tanti di questi sono pure bravi o potrebbero esserlo anche di più. Solo che per vari motivi non si riesce ad evolvere oltre un certo punto. Una sorta di limite che spesso viene “imposto” da una nostra tipica cultura vagabonda o da un background politico -culturale che non vuole “sconfinare”, si rifiuta di aprire le porte ad una mentalità collaborativa, delegando solo a pochi “eletti” e sempre li stessi. Manca quello che prima era più presente nel movimento musicale: la comunicazione. Ognuno guarda il proprio orticello, e da lì non si smuove. Fa bene chi fa le valigie e se ne va, ammiro tutti questi personaggi. Ecco, il mio “treno mai preso” è proprio questo, avrei dovuto farlo pure io, non perchè mi ritenga un talento eccelso, ma per poter crescere di più di quel che son riuscito a fare. Nel mio piccolo ho sempre cercato di divulgare questo messaggio: condivisione di idee e di ruoli, di spazi ed opportunità di fare musica. A Livorno questo atteggiamento è sempre più evitato per vari motivi. Ricordo i miei esordi. Il Comune , tramite l’Ufficio Cultura, almeno una volta l’anno convocava il “Collettivo Musicale” composto dalle bands cittadine ed insieme organizzavano la classica rassegna Musicale. Questa seppur modesta iniziativa era importante, c’era un dialogo tra le parti ed un tentativo di valorizzare quello che si faceva sul territorio. Adesso?????

D Progetti futuri ? Esibizioni in città dove poter incontrare la tua musica?
R I miei progetti futuri non si fermano mai. Sono in continua evoluzione. Sono un creativo da sempre, mi annoio e devo cambiare. Sogno ad occhi aperti, vedo immagini e cerco di materializzarle. Il “treno” che ho preso ora è il mio ritorno alla professione musicale. Purtroppo quando ero professionista ebbi un terribile incidente che mise fuorigioco totale la mia mano destra. Non ero più in grado nemmeno di prendere un bicchiere d’acqua, figuriamoci suonare. Così fui costretto a smettere. Era il 1998. Ma non volevo fermarmi per nessun motivo. Mi rinchiudevo in studio e suonavo lo stesso con la sola mano sinistra. Non lo nascondo, diverse volte ci ho pianto. Poi ho cercato pure lì di vederci il positivo: la mia mano sinistra sarebbe finalmente migliorata 🙂 Dopo due anni ripresi a suonare come principiante assieme a principianti, ci vuole molta determinazione credimi. Come aver buttato via anni di esperienza, di studio e tornare indietro nel tempo. Parallelamente cominciai a seguire più seriamente l’aspetto Sound Engineering prendendo una qualifica di Fonico per poi insegnare in Corsi di Formazione della Regione Toscana, e dirigendo nel tempo tre Associazioni Musicali : la Tube Screamer, la Presenze e la Blue Box Studio.
Gradatamente ho ripreso a studiare lo strumento e pian piano a suonare con vari musicisti , riuscendo a far crescere il mio livello tecnico, cercando di colmare quel gap dovuto all’infortunio. Oggi il mio progetto è la nuovissima Scuola MUSIC BOX dove insegno Batteria. Inaugurata proprio il 13 Gennaio 2018. Finalmente ho la collaborazione di musicisti validissimi, professionisti e con la mia stessa volontà di apertura e di condivisione. Abbiamo realizzato una struttura unica nel suo genere. Diverse aule attrezzatissime, studio di Registrazione ad alti livelli, Centro STEINBERG per la Toscana e progetti di gran respiro che per ora non posso rivelare. Organizziamo Corsi di Canto e vari strumenti, Corsi per imparare ad usare vari Software Musicali come Cubase e Ableton. Corsi di Propedeutica Musicale e di Lingua Inglese, Corsi di Musica d’Insieme e di Arrangiamento/Composizione.
Tutto questo è stato possibile collaborando con le persone giuste. Professionisti che hanno voglia di fare bene, confrontandosi. Non è utopia, bisogna crederci fortemente. Le persone giuste arrivano se l’energia che metti in una cosa è positiva e si può palpare, altrimenti no!!
E’ così anche mentre stai suonando con qualcuno. Se tra i musicisti c’è intesa e si divertono, il pubblico se ne accorge e si diverte, altrimenti sbuffano e se ne vanno.
La MUSIC BOX è stata fondata dal sottoscritto, Niko Santaniello (Direttore del mitico Big Wave Studio, musicista esperto, Sound Engineer, Producer, Docente Qualificato di Corsi Cubase) e Mala Guerrini ( musicista di origine Indiana, qualificata e di esperienza, Docente Qualificata di Solfeggio , Propedeutica Musicale e lingua Inglese, Laureata in Lingue ).
Per chi volesse dare un’occhiata al ns sito: http://www.bigwavestudio.com/corsi/music-box-school/
Oltre all’aspetto Didattico, sto portando avanti il lato Musica dal vivo molto seriamente ed attivamente. Ho una gran voglia di suonare. Sto collaborando con vari musicisti in varie formazioni e di varie provenienze. Dalla scorsa estate suono con la cover band SOLD OUT, quintetto che propone un repertorio pop-rock dai ’70 ad oggi.
Poi col trio COVER DRIVE, rock cover band formata da musicisti con tanta voglia di divertirsi con musica di qualità. La LAZY BLUE BAND, quartetto Swing anni ’20-’30, assieme al mio amico Enrico Lucarelli, pianista. ( Suonavamo assieme già nei primi Tube Screamer). A proposito, Sabato 17 Febbraio ci esibiamo al Centro Artistico Il Grattacielo con un nostro spettacolo musical-teatrale.
Suono pure con la EV BAND, capitanata dalla fantastica Eleonora Vecchio, cantante a mio avviso unica e bravissima. Nella band suoniamo brani di sua composizione ed arrangiati ottimamente da Marco Susini. Inoltre collaboro con gli STEEL NOVO gruppo Funky con Chiara Prispoli alla Voce, Valerio Dentone al basso e Carlo Bosco alle tastiere.
Dove potete sentirmi suonare? Nei locali live della ns città e della provincia e non solo. Seguite il mio profilo facebook se siete interessati ( ora mi monto la testa ahahaha).

D Una domanda che faccio a tutti i batteristi: Charlie Watts dei Rolling Stones ha sempre detto che il “suo culo” è quello di Mick Jagger perchè da oltre 50 anni se lo vede dimenare ogni volta sul palco…quale è il “tuo culo” ?
R Ahahaha il mio culo??? hmmm. Tanti culi!!! ahahaha. Quelli che in passato ho avuto più spesso davanti agli occhi sui palchi son stati: Bobo Rondelli, un animale da palcoscenico e grande artista. Quando suonavo con lui non ero solo il suo batterista ma suo fan. Il massimo.
L’altro “nostrano” Andrea Landi col quale fondai i Licantropi. Grande energia e divertimento puro, spesso improvvisando sul palco. Dulcis in fundo quello di mio fratello Fabrizio. Ottimo chitarrista, di quelli che ti fanno venire i brividi quando suona. Ha collaborato con fior di musicisti italiani e stranieri. Mi auguro di tornare a suonare alla grande pure con lui.

D Dal 1999 sei il direttore del Blue Box studio dove insegni batteria e tieni corsi di software musicali, ma in sostanza..chi è oggi Alessandro Brilli ?
R Bella domanda. Chi sono oggi…..
Un padre 51 enne con lo spirito di un 20enne?. Innamorato della musica e del fatto che questa ti può regalare tante emozioni. Uno che ama sentire suonare gente brava, che ha qualcosa di suo da darti. Questi musicisti mi danno la voglia di continuare a suonare e a studiare. E’ bellissimo avere sempre qualcosa da imparare. Menomale, sennò ti immagini che noia?? Ho sempre ascoltato musica di vari generi: Classica ( amo Beethoven), Rock, Fusion , Jazz, Reggae, Pop, Funky, Blues, Ambient…. ti dirò, ho un po’ antipatico dividerla in generi, a mio avviso esiste la musica, al massimo la puoi dividere in bella e brutta, ma è soggettivo.

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