D Corrado Passetti, cantante e musicista. Quando hai capito che cantare e suonare per te era una cosa importante ?
R L’incontro con la musica avviene prestissimo gia dai 4 anni.
Mio padre , grandissimo amante della musica, mei suoi momenti di relax amava accompagnare i cruciverba con quella che lui definiva “ buona musica “ . Musica leggera anni 50/60.
La mia grande voglia e curiosità mi ha spinto poi ad approcciarmi ad uno strumento che era il pianoforte.
Successivamente sono entrato in conservatorio.
D Nel tuo repertorio molta musica italiana ma non solo…dal pop al funky e persino i Blues Brothers…
R Nel mio repertorio c’è un infinità di musica. Ormai alla solgia dei 52 ( anni) ne è passata di acqua sotto i ponti e sopratutto di note nelle orecchie.
Non amo definirmi cultore di un determinato genere musicale.
La mia fame di conoscenza mi porta ad ascoltare di tutto e “ fare mio” ciò che sento a me vicino.
D Hai mai fatto parte di un gruppo ?
R Piu di uno!
Gia all’età di 15 anni suonavo e cantavo nei vari gruppetti che nascevano nei posto dove si poteva provare.
Non esistevano all’epoca tante sale prove e quindi si provava nelle stanze delle “ Associazioni”
La mia carriera musicale è nata in Piazza Manin all’ Associazione Pionieri.
Con me altri musicisti che poi hanno calcato pachi più o meno importanti.
Poi a 19 anni la voglia di emergere. Sono partito per Milano e ho iniziato prima in Mediaset nella band di Luca Orioli e poi come tournista per la prima giovane e inesperta Laura Pausini, Spagna, Articolo 31 , Alan Sorrenti , Righeira , Den Arrow e altri.
Successivamente quando decisi di abbandonare la vita del girovago ho collaborato per 3 anni con una band itinerante come frontman
Loro sono tutt’ora i Deltasound e facevamo feste di piazza e concerti.
D Attualmente ti esibisci da solo ?
R Attualmente mi esibisco da solo , in duo con un grande amico Matteo Menichetti o con un altro amico Gianluca Fastame.
D Chi sono i tuoi punti di riferimento, i cantanti che imitavi davanti allo specchio fin da bambino ?
R Sai che non ho mai imitato nessuno?
In giovane età mi paragonavano forse per somiglianza a Eros Ramazzotti.
In realtà ho sempre cercato di avere una mia personalità anche reinterpretando canzoni di altri.
I complimenti più belli sono sempre stati quando ti dicono : “ la canti meglio tu dell’originale”.
Ecco li vuol dire che hai fatto un buon lavoro trasmettendo qualcosa di tuo.
D Progetti futuri…pandemia permettendo qualche concerto magari in città ?
R In progetto c’è una nuova band formata da elementi tutti livornesi con la quale ripercorreremo gli anni 70 in chiave disco.
Con me ci saranno anche Matteo Menichetti e Riccardo Carboncini tanto per citarne qualcuno.
Ho finito in pandemia di scrivere uno spettacolo teatrale di arte varia che , apertura dei teatri permettendo, andrà in scena ad Ottobre con il quale festeggerò 35 anni di musica.
Verranno a trovarmi e collaboreranno tanti amici conosciuti e fequestati negli anni.
Collaboro poi da 3 anni con agenzie di animazione per la creazione di tutti i loro jingle e sigle.
D Livorno e la musica…non solo in città ci sono stati e ci sono ottimi musicisti ma anche ottimi cantanti…eppure manca qualcosa per fare il salto di qualità…che ne pensi ?
R Verissimo !
Come in tante altre città mancano strutture che ti permettono di farti conoscere.
Manca una promozione adeguata e manca soprattutto la cultura dell’andare ad ascoltare “ l’inedito”
Ormai i locali che fanno musica sono sempre meno e anche le scuole di musica molte volte tendono ad insegnare lo strumento o il canto ma mai a fare uscire la propria personalità.
Uno dei tanti miei progetti futuri è anche quello , assieme ad altri colleghi, di creare un laboratorio sperimentale di arte varia con la possibiltà , per chi ha doti e personalità, di essere prodotto e pubblicizzato anche fuori della nostra città.
D Stare sul palco e cantare…magari davanti ad una discreta folla…cosa ti passa per la mente in quei momenti ?
R In quei momenti personalmente sono dentro la mia campana di vetro. Cerco di trasmettere a chi sta ascoltando quello che provo io cantando o suonando quel brano.
Niente di più.
D Tutti noi siamo pentiti di non essere saliti su quel famoso treno che ci stava aspettando…musicalmente parlando dove andava il tuo ?
R Il mio è partito e , liberamente, ho scelto di scendere quando era diventato “ una marchetta”
La musica , viverla , non è un lavoro qualsiasi: devi viverci dentro , farla tua, emozionarti.
Quando tutto questo finisce devi girare la vela e approdare da un altra parte.
D Chi è oggi Corradi Passetti ?
R La musica è sempre parte di me , non potrei vivere senza.
I progetti che sto cercando di realizzare sono un evidenza.
Continuo a suonare , creare, comporre , ad ascoltare tutti i tipi di musica in qualsiasi angolo del mondo soprattutto ad ascoltare gli altri.
Corrado adesso è un direttore di centro Odontoiatrico , con una splendida famiglia e un figlio di 5 anni che ha un predilezione e predisposizione alla musica veramente impressionante.
Non lo forzerò mai a diventare un musicista , non è da me.
La sia crescita deve essere spontanea. Chissà !!