STEFANIA LUCCHESINI

D Stefania Lucchesini, batterista, abbastanza inusuale per una donna….

R Si specialmente quando iniziai MOOOOlti anni fà ..non eravamo molte..

D Autodidatta o hai fatto studi musicali specifici ?

R Totalmente Autodidatta

D Ti ricordo far parte del gruppo tutto al femminile Le Tardonaute, un nome che più livornese non si può : deciso, ironico…come nasce questa idea ?

R Nasce da un idea comune con alcune amiche con cui si suonicchiava quando eravamo ragazzine di riprendere a fare un pò di Rock’n’roll che abbiamo sempre amato e dopo quasi 30 anni ci siamo dette ok..non piu giovanissime quindi un nome opportuno e ci è sembrato che tardonaute fosse adattissimo al momento.

D Prima delle Tardonaute hai fatto parte di altri gruppi ?

R Si qui a Livorno il mio gruppo furono i MOSS GARDEN un gruppo Dark si parla fine anni 80 io ero l’unica donna del gruppo. Poi mi sono trasferita a Londra dove ho vissuto 15 anni e suonato in 3 gruppi piu o meno sempre di donne con cui ho avuto esperienze ganzissime, album, concerti, tour, radio…televisione..insomma una figata

D Il mondo del rock, inutile negarlo, ha una forte connotazione maschile ma molte donne, sgomitando e anche per la loro indubbia bravura, si sono fatte largo in questo mondo; mi vengono in mente Janis Joplin, Nico, Patti Smith, Grace Slick e molte altre ancora…nel tuo caso specifico la batterista Maureen Moe Tucker dei Velvet Undergronud…

R Si purtroppo le donne hanno dovuto faticare un po di piu in questo ambiente ma ci sono dei talenti che il machismo non ha e non puo oscurare, sheila E. PJ Hravey, Bikini Kill, etc etc sono solo alcune donne pazzesche e talentuose.

D Quali sono i tuoi punti di riferimento, i tuoi eroi o eroine, musicalmente parlando?

R Tanti !! ne ho citate già alcune sopra..di eroi invece non posso che non citare Stewart Copeland, Clem Burke il batterista dei blondie, Keith Moon, Ian Paice etc

D Livorno e la musica: ci sono in città tantissimi ottimi musicisti e molte superband: cosa manca a questa città per affermarsi definitivamente in questo campo artistico ?

R Cè molto piu di quello che c’era quando suonavamo noi negli anni 80/90..credimi..a modo suo Livorno è affermata.

D So che ultimamente hai attaccato le bacchette al fatidico chiodo…che è successo ? Possibilità di ripensamento, solo una pausa di riflessione ?

R Mi manca un sacco suonare,,è una cosa che mi ha accompagnato negli ultimi 30 anni ma figli, lavoro e il tempo che non è piu abbastanza ..sai quando hai 20 anni ti senti con le altre..si va a sona??.deh si via vai…fatto…ora quando si prova a trovarsi deh..no io lavoro, no io c’ho il figliolo , io quel giorno non posso…insomma è cosi raro che tutte siamo libere allo stesso tempo..inevitabilmente ti passa..

D La famosa macchina del tempo…hai la possibilità di tornare indietro…quale treno non lasceresti mai e poi mai partire senza di te ?

R Io il treno l’ho preso e ne sono super orgogliosa.

D Chi è oggi Stefania Lucchesini ?

R Una donna che lavora, una mamma impegnata, una che non si ferma mai. Ho comprato una batteria elettronica che mi suono con cuffie regolarmente anche in pigiama,..non è la stessa cosa come essere sul palco..ma intanto mi tengo allenata … non si sa mai!!!

FILIPPO DEL BIMBO

D Filippo Del Bimbo, chitarrista…immagino dalla tenera età…

R A dir la verità ho iniziato a suonare il basso verso i 14 anni ma sono sempre stato innamorato della chitarra, avevo iniziato da piccolo a suonarla in oratorio ma diciamo che i giri che mi insegnavano non erano il massimo e quindi ho smesso. Ho iniziato a studiarla seriamente verso i 19 anni, ho studiato la classica dal Maestro Roberto Sbolci. La chitarra elettrica però è tutta un’altra storia…

D Sei uno dei fondatori del gruppo Super Naughty, gruppo nato nel 2014…come nasce questo progetto ? ( Se non sbaglio prima il nome era Black Masses…)

R Ho avuto altri progetti tra gli anni ‘ 90 e 2000, poi ho abbandonato per diversi anni, ma per me suonare è sempre stato un bisogno e quindi ho deciso di cercare qualcuno per andar a fare un po’ di casino in giro. All’inizio avevo trovato un bassista e un batterista e facevamo roba nostra e qualche cover poi però per impegni vari abbiamo abbandonato. Così ho deciso di cercare qualcuno che avesse voglia di fare cover dei Sabbath, ma dopo qualche apparizione live il bisogno di scrivere roba propria è stato più forte e da lì nasce il progetto SuperNaughty.

D Dalle cover dei Black Sabbath al suono potente e sporco dell’heavy metal…

R Per l’esattezza il nostro non è proprio heavy metal, è un bella miscela di vari sottogeneri che derivano comunque dal rock pesante, siamo 4 individui con gusti abbastanza diversi e quindi mettiamo nel pentolone tutte le nostre influenze. A me piacciono molto le parti melodiche ma con suoni molto pesanti.

D Nel 2015 avete pubblicato il vostro primo EP “Welcome to my V”, poi avete firmato con Argonauta Records e il 16 febbraio 2018 è stato pubblicato il vostro album di debutto , Vol 1…soddisfatti ?

R Diciamo che per me fare un disco, anche se è molto divertente, rimane comunque un biglietto da visita per poter suonare in giro. L’obbiettivo principale della band è potersi esprimere dal vivo, il contatto con chi viene a vederti e condivide la stessa passione, non ha prezzo. Comunque sì è andato bene, buone recensioni e ci ha permesso di girare un po’ anche fuori dal nostro Paese.

D Progetti futuri, un altro album, concerti in città (corona virus permettendo…) a breve dove è possibile ascoltarvi ?

R A fine aprile uscirà il nostro secondo album e stiamo già organizzando qualche minitour che ci porterà nel nord Europa. Per ora l’unico concerto che faremo nelle vicinanze sarà a maggio per la release del disco nuovo. Suoneremo per presentare il disco allo Slow Record Shop di Cecina, negozio superfigo di vinili. Poi la gente potrà comunque seguire le nostre scorribande su i classici social.

D Prima dei Super Naughty hai fatto parte di altri gruppi ?

R Negli anni ’90 sono stato membro fondatore dei Flora & Fauna nel nuovo millennio invece ho fatto parte di una band crossover dal nome Korkovado. Negli ultimi anni a parte i Supernaughty ho preso parte al progetto Bantoriak del mio caro amico Izio Orsini. Con i Bantoriak abbiamo aperto ai Karma to Burn ,band stoner Americana e agli storici Saint Vitus.

D Filippo quali sono i chitarristi che imitavi fin da bambino davanti allo specchio e hanno contribuito alla tua formazione musicale ?

R Essendo nato come bassista, passavo le ore nella mia cameretta ad imitare Cliff Burton dei Metallica. I chitarristi che hanno tuttora un influenza enorme su di me sono Tony Iommi dei Sabbath , James Hetfield dei Metallica il duo Pepper Keenan e Woody Weatherman dei Corrosion of Conformity, Dimebag Darrel dei Pantera, Bill Steer dei Carcass e ovviamente Randy Rhoads.

D Avete fatto numerosi concerti in città e altrove…realtà diverse, situazioni diverse…cosa manca secondo te a Livorno per sfruttare al meglio l’enorme potenzialità di band e ottimi musicisti che vivono in città

R Sarebbe un discorso infinito da fare… ci sono un sacco di band che secondo me non hanno niente da invidiare a nessuno ma purtroppo sono penalizzate dallo scarso interesse e la poca voglia che le persone hanno di ascoltare qualcosa di inedito. Ci sono un sacco di locali che sono costretti a far suonare tribute band per far quadrare i bilanci. Non dico assolutamente che sono contro le cover o le tribute band, ma in Italia e specialmente nella nostra zona siamo sempre un po’ indietro, o forse è proprio la nostra indole di andare sempre sul sicuro. Abbiamo avuto la fortuna di suonare nel nord Europa, e devo dirti che lì c’è completamente un’altra atmosfera, le persone sono molto più calorose ed entusiaste con le band originali.

D Tutti noi abbiamo un grosso rimpianto che ci tormenta…musicalmente parlando quale è stata la grossa occasione che ti sei lasciato scappare ?

R In verità ti dico che non ho grossi rimpianti, come ti ho detto prima per me suonare è una passione e più che altro un bisogno, passo tanto tempo a suonare anche da solo oltre che con i Supernaughty, è una cosa che mi rilassa e mi fa stare bene.

D Non posso chiederti che significato ha per te l’alias OldSkull che accompagna il tuo profilo Facebook…

R OldSkull deriva da Oldschool(vecchia scuola) perchè a me piace tutto quello che fa parte degli anni in cui ero ragazzo, musica e skateboard in primis.

D Chi è oggi Filippo Del Bimbo ?

R E’ il solito sognatore casinista con qualche anno in più.

MICHELA TORRI

D Michela Torri, chitarrista…innamorata da sempre dello strumento ?

R Nasco come cantante in corali liriche e polifoniche. Innamorata della chitarra e di qualsiasi strumento musicale. Ho voluto approcciarmi a vari strumenti, dalla tromba al flauto traverso, dal basso elettrico alle percussioni

D Autodidatta o hai fatto studi musicali specifici ?

R Autodidatta, anche se con la chitarra ho studiato per un paio di anni a Siena jazz

D Ti ricordo far parte del gruppo tutto al femminile Le Tardonaute, brave, simpatiche e a proprio agio sul palco…come nasce questo progetto?

R Con Le Tardonaute, io e le mie amiche/sorelle abbiamo cercato di far rivivere la vecchia band punkrock dei nostri 20 anni

D Il mondo del rock, inutile negarlo, ha una forte connotazione maschile ma molte donne, sgomitando con la loro indubbia bravura, si sono fatte largo in questo mondo; mi vengono in mente Janis Joplin, Nico, Patti Smith, Grace Slick e molte altre ancora…nel tuo caso specifico di chitarrista Samantha Fish, Grace Potter, Caroline Wonderland e molte altre…

R Credo che suonare in una band femminile sia una delle esperienze più belle e divertenti in assoluto

D Quali sono i tuoi punti di riferimento, i tuoi eroi o eroine, musicalmente parlando?

R Sarò vecchia e magari anche banale ma, se parlo di chitarra elettrica penso subito a Jimi Hendrix

D Livorno e la musica: ci sono in città tantissimi ottimi musicisti e molte superband: cosa manca a questa città per affermarsi definitivamente in questo campo artistico ?

R Punti di aggregazione, ritrovi che diano la possibilità di esprimersi a tutti quegli artisti che vivono in città.

D La famosa macchina del tempo…hai la possibilità di tornare indietro…quale treno non lasceresti mai e poi mai partire senza di te ?

R Nessun treno, avrei semplicemente dedicato più tempo alla musica, imparato a suonare meglio il pianoforte o la tromba. Non ho mai avuto progetti ambiziosi ma ho sempre amato stare in quel feeling, in quella dimensione speciale di “quando si suona”

D Chi è oggi Michela Torri ?

R Oggi sono una donna di 50 anni, che impazzisce dietro a due figli adolescenti e lavora ma ho ancora un’indole inquieta, sempre punk. Sono assetata di sapere e ho sempre l’esigenza di esprimere me stessa. Quindi suono la chitarra in una band di musica africana, le percussioni nella banda della SVS, leggo molto, studio lo spagnolo, quando mi prende l’ispirazione dipingo

SABRINA GHIRINGHELLI

D Sabrina Ghiringhelli..voce particolarissima, accattivante…chi assiste ad un tuo concerto si catapulta indietro nel tempo…

R Grazie per considerare la mia voce particolarissima ed accattivante, se devo essere sincera mi piace molto l’idea che chi ascolti abbia la sensazione di viaggiare indietro nel tempo negli anni Venti, perché è lo spirito con cui si è lavorato in questi anni sugli standard, quindi mantenendoli più fedeli alle sonorità di allora.

D Ti ho ascoltata molte volte, anche “on the road” e spesso ti ho vista accompagnata a musicisti diversi…è una tua scelta o a seconda delle esigenze musicali ?

R Lavorare con musicisti diversi è sempre uno stimolo per crescere, uno scambio necessario che prevede un confronto artistico, un costante misurarsi con i propri limiti e con le proprie potenzialità. Poi se hai la fortuna di collaborare o suonare con musicisti di comprovata esperienza e bravura, una vera fortuna e io l’ho avuta: negli ultimi anni qui in Toscana con Luca Tozzi,(chitarrista eccezionale con lunga esperienza in Inghilterra e Stati Uniti) Vladimiro Carboni, Andrea Garibaldi, Andrea Pellegrini fino ai più recenti Giorgio Taurasi, Carlo Cavallini, Diego Persi Paoli , Sergio Consani e un grazie speciale a Enrico Lucarelli e Marco del Giudice che sono stati il mio primo approccio all’ambiente musicale livornese. La lista delle collaborazioni è lunga, da mio percorso in Lombardia, all’Elba fino a oggi, quindi mi scuso se non ho citato tutti.

D Mi piace molto quella atmosfera stile anni 20 che si respira ai tuoi show…da dove viene questa scelta ?

R Ho sempre amato ascoltare quei”dischi” polverosi, con quelle voci graffianti o incredibilmente acute, quelle sonorità delle origini. Anni fa, è stato doveroso far e un viaggio nel sud degli Stati Uniti per capire lo spirito , per respirare l’aria da cui ha avuto inizio tutto e ho amato New Orleans.

D A rimarcare la tua poliedricità ultimamente sei impegnata con un trio che allieta le serate dei presenti con la musica portoghese “Fado”…come sei arrivata alla fine di questo percorso ?

R Ripetermi mi annoia, quindi cerco sempre nuovo stimoli. Il Fado come la musica Jazz/Blues degli inizi è qualcosa che mantiene intatta l’anima con cui è nata. Con Giorgio Taurasi ci siamo trovati sin da subito in sintonia e il riarrangiare di pezzi “classici” di Fado con progressioni jazz più moderne è stata una scelta condivisa. Inoltre si è lavorato su pezzi originali nostri.

D Sabrina quali sono i tuoi punti di riferimento, le “tue” cantanti ?

R Tante, troppe direi, difficile a dirsi, di ognuna ho fatto lezione: a 15 anni ascoltavo ore e ore Janis Joplin, poi crescendo mi hanno affascinato tante altre cantanti e mi sono appassionata dapprima al blues e poi alle grandi voci Jazz: da Ella, a Betty Carter a Carmen McRae…la lista è lunga.

D Progetti futuri ? Altri concerti magari in città ? Un cd ?

R Il 7 Marzo sarò in quartetto, al Ex Cinema Aurora a Livorno, con il Fado portoghese in una serata che unirà musica e poesia, in collaborazione con l’Associazione Antonio Tabucchi e il cui presidente è il Prof.re Riccardo Greco che farà dei parallelismi tra le sonorità e le tematiche del Fado. Garantisco una serata bella e stimolante, non noiosa!!! Un Cd? certo ci si sta lavorando.

D A Livorno, al di là delle buone intenzioni di qualche iniziativa privata è sempre difficile trovare spazi per esibirsi…cosa per far emergere tutto il buono che cova sotto la cenere ?

R Livorno è una città con una sua grande peculiarità, c’è un’artisticità diffusa, ed è quello che amo di questa città. Tutto sommato, rispetto ad altri luoghi, a Livorno i posti per suonare non mancano, ma anche i bravi musicisti, quindi ognuno deve ritagliarsi i suoi spazi.

D Tutti noi abbiamo un rimpianto, tutti noi non siamo saliti su quel maledetto treno che si era fermato proprio lì, davanti a noi…dove andava quel tuo treno ?

R Il mio rimpianto più grosso è stato avere interrotto di cantare per due anni a 22 anni, quando accompagnata da un fantomatico compositore manager, ci siamo presentati con un suo pezzo originale a proporlo per Castrocaro e il discografico della EMI che conosceva il manager disse” La voce è molto interessante ma il pezzo non va”.Ora a distanza di anni, ci rido sopra, il pezzo era davvero scemo e forse anche non bello, ma in quel momento ci avevo creduto.

D Chi è oggi Sabrina Ghiringhelli ?

R Una donna che ama fare quello in cui crede, che cerca di farlo al meglio, che ama la musica e l’arte, ho anche un percorso alle spalle come artista visiva, scultrice, ho esposto in numerose mostre italiane ed europee tra cui anche a New York. Probabilmente senza questi due percorso paralleli, non sarei io, con le mie peculiarità, sensibilità e fragilità.

LUCA RAFFONI

D Luca Raffoni, bassista…in un mondo dominato dalle chitarre, chitarrista pentito o scelta ponderata ?

R Pentito no….inizialmente decisi addirittura di suonare la batteria…..ma purtroppo non ero in grado ; presi il posto di colui che doveva essere il bassista del gruppo perché non veniva quasi mai……ecco com’è andata la scelta…

D Hai fatto studi classici o la più onesta “università della strada” ?

R Nessun studio….cassette o cd …e via di orecchio e prove.

D Fai parte dei Super Naughty, gruppo nato nel 2014, una avventura che continua tutt’oggi con ottimo profitto…

R Non sono un membro fondatore…sono subentrato dopo….e sono contento di essere stato chiamato.

D All’inizio erano cover dei Black Sabbath, poi avete iniziato a proporre pezzi vostri…un bel salto di qualità ?

R A quel tempo si chiamavano Black Masses e facevano le cover dei Black Sabbath

D Prima dei Supernaughty hai fatto parte di altri gruppi ?

R Prima dei Supernaughty ho suonato con gli Hosmone: agli inizi cover band di Nirvana e Melvins…..e dopo con il cambio del batterista cover band degli ZZ Top………passato un po di tempo e dopo aver cambiato batterista ….abbiamo cambiato nome in Billy Muffler….gruppo dalle sonorità rock blues….abbiamo partecipato anche alle finali rock contest al Flog di Firenze…e quella all’Alcatraz di Milano per l’Emergenza Rock

D Inutile chiederti quale è il tuo genere preferito, visto il genere di musica che proponete, ma al di là dell’heavy metal e rock duro, quali sono i tuoi bassisti di riferimento, i tuoi mostri sacri ?

R I miei bassisti :Steve Harris (Iron Maide), Les Claypool (Primus), Dusty Hill (ZZ Top) e Mark Deutrom (Melvins).

D Nel 2015 avete pubblicato il vostro primo EP “Welcome to my V”, poi avete firmato con Argonauta Records e il 16 febbraio 2018 è stato pubblicato il vostro album di debutto , Vol 1…soddisfatti ?

R Molto soddisfatti dell’uscita di Vol 1. Ha avuto un buon riscontro….ne sono uscite diverse date importanti come apertura a gruppi di un certo livello (High on Fire, Fatso Jetson, Zeke, Strana Officina) e un paio di date in Norvegia.

D Cosa “bolle in pentola” adesso: un tour, magari iniziate a lavorare a un nuovo cd, concerti a breve…?

R A maggio uscirà il secondo album sempre per Argonauta Records…e stiamo appunto programmando qualche data europea per la release dell’album.

D Luca tutti noi abbiamo un rimpianto, “rimuginiamo” ancora oggi per quella occasione perduta : quale è , musicalmente parlando il tuo rimpianto più grosso ?

R il rimpianto musicale….ma, direi quello di non aver iniziato prima a fare musica propria.

D Chi è oggi Luca Raffoni ?

R Oggi Luca Raffoni è il titolare di un laboratorio di pasticceria….fa il pasticciere….e ovviamente continua a suonare il basso