SARA DI ROSA

D Sara Di Rosa, cantante…quando hai scoperto di avere questa “vocazione” ?

R. Amo la musica da sempre, da quando sono bambina, mi divertivo a cantare in macchina con mia mamma, in casa, a scuola e con le amiche. Crescendo la passione è rimasta ed è maturata, ma solo” da grande” ho deciso di buttarmi in questo mondo e prendere la mia prima lezione di canto.

D Fai parte del gruppo Switch, ottimo gruppo, molto affiatato, come nasce questa avventura ?

R L’idea di avere un gruppo mio era un sogno nel cassetto. Tutto è partito quando degli amici hanno lasciato il loro precedente gruppo, trovandosi a cercare una nuova situazione. È lì che mi sono voluta buttare, abbiamo fatto una prova insieme e tra una risata e l’altra abbiamo deciso di formare la band e cercare gli elementi mancanti. C’è la passione, c’è la voglia di suonare ma soprattutto c’è l’amicizia. Questo è il nostro punto di forza.

D La vostra è band che propone cover di famose canzoni pop-rock dagli anni 70 ad oggi, in italiano e in inglese, rivisitando i pezzi proposti e devo dire che il risultato è ottimo…soddisfatti ?

R. Siamo insieme da quasi 4 anni, abbiamo incontrato delle difficoltà di vario genere ma non ci siamo mai fermati. Puntiamo alle cover “evergreen”, ci piace che il pubblico riconosca i pezzi e si diverta insieme a noi a cantarli e ballarli. I brani scelti finora hanno riscosso successo, per cui andremo avanti su questa linea, senza dimenticare qualche HIT dei giorni nostri!

D Vi ho visto dal vivo e il segreto, oltre a ottimi musicisti sono quelle due voci femminili che si alternano dando un qualcosa in più…

R. Cercare la seconda voce femminile è stato il secondo passo dopo aver trovato la chitarra. Duettare con un’altra cantante era un altro dei miei sogni, alternare le voci con cori e controcanti per dare originalità ai brani e al gruppo stesso. Siamo stati fortunati trovando Consuelo, una bellissima voce e un’ottima amica. Tra di noi ho sentito subito del feeling sia personale che musicale, questa è la nostra marcia in più.

D Il rock è un mondo prevalentemente maschile ma icone femminili leggendarie hanno lasciato un’impronta indelebile…mi riferisco a Janis Joplin, Grace Slick, Patti Smith, Joni Mitchell e molte altre…quali sono i tuoi punti di riferimento ?

R. In effetti sono cresciuta più con icone maschili che femminili, da piccola ascoltavo gli Scorpion, Bon Jovi, Brian Adams… le donne le ho apprezzate più avanti. Non ho mai avuto un punto di riferimento, mi piace ascoltare ed interpretare tutto ciò che provoca in me un’emozione.

D Progetti futuri, magari qualche concerto in città ?

R. Dopo un’estate ricca di eventi della quale siamo più che soddisfatti, al momento stiamo mettendo su nuove cover in vista di nuove serate. Ci sono un paio di locali come il Mediterraneo e il Nelson Tavern che spesso ci ospitano per le loro serate Live. Probabilmente la prossima data sarà in uno dei due locali. Vi terremo aggiornati sulla nostra pagina Facebook

D A proposito di città…pensi che Livorno supporti adeguatamente le realtà cittadine musicali o si potrebbe fare di più ?

R. Sicuramente si potrebbe fare di più, la musica è bella e amata da tutti! La musica dal vivo si sta facendo sempre più strada in città, molti locali ospitano piccoli gruppi per accompagnare l’ora dell’aperitivo, ma l’arrivo dell’inverno ci taglia un po’ le gambe. D’inverno sono pochi i locali che possono permettersi di ospitare un gruppo numeroso come il mio.

D Tutti noi abbiamo lasciato partire un treno che aspettava solo noi, decisione che ci “tormenta”…dove andava il tuo treno ?

R. Sono una persona piuttosto riflessiva e nella vita preferisco avere rimorsi che rimpianti. Non mi sento ad oggi di aver perso nessun treno, ho colto le opportunità che mi sono capitate senza paura. Mi piacciono i cambiamenti e talvolta fanno anche bene!

D Chi è oggi Sara Di Rosa ?

R. Bella domanda, nessuno mai me lo avevo chiesto finora. Sara oggi è una persona determinata, è una persona che non ha paura di affrontare i cambiamenti e le difficoltà che la vita le mette davanti. Sara è caduta tante volte e si è rialzata più forte di prima. Sara ha imparato a volersi bene, ad ascoltare i propri sogni e a dare sfogo alla sua passione sia nella musica che nel lavoro. Oggi mi sento una donna realizzata, manca ancora qualche pezzettino importante al mio puzzle della vita, ma arriverà, ne sono certa.

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