D Filippo Sassano, cantante…come hai scoperto questa tua “vocazione” ?
R Ho sempre cantato sin da bambino, non perché volessi cantare, ma semplicemente perché per me era naturale farlo. Addirittura cantavo anche durante i pasti, con la bocca piena! Non vengo da una famiglia di artisti, cantanti o musicisti, quindi nessuno mi ha mai influenzato. Si può veramente dire che ci sono nato. Ho scoperto che il canto potesse diventare una vocazione solo dopo il mio primo provino per entrare nel coro delle Voci Bianche del Goldoni. Fino a quel momento non avevo mai cantato per qualcuno. Quando ho realizzato questa cosa non piaceva solo ame, ma anche agli altri, allora mi sono detto “bellissimo, voglio rifarlo!
D Fai parte del gruppo Five Live…5 vocalist dalle voci particolari, che si integrano a vicenda in modo sorprendente…come nasce questo “ensemble” ?
R Nasce dalla passione di 5 ragazzi per il Musical. Infatti i nostri percorsi si sono incrociati all’interno del Teatro Goldoni dove abbiamo seguito per diversi anni un corso di formazione finalizzato a questo genere teatrale. Da lì abbiamo sviluppato un affiatamento non solo musicale ma anche personale che ci ha portato alla nascita di questo quintetto.
D La vostra particolarità è quella di proporre musica a 360 gradi, generi di ogni tipo ma…quale è il tuo genere preferito ?
R Tutte le volte che mi viene posta questa domanda trovo sempre una certa difficoltà a rispondere. Non riesco proprio ad avere un genere preferito. Ci sono dei generi che ascolto più volentieri, come il soul, il funky, il rock, il jazz, ma se date un’occhiata alle mie playlist c’è un mescolio di generi da far girare la testa.
D Nel 2011 partecipate con lo
spettacolo “Niente da dire. A parte la guerra”, al Festival
Melodrama presso Jelcz-Laskowice in Polonia e ricevono molti
riconoscimenti e vari ingaggi.
Dal 2011 al 2015 portate in scena
diversi spettacoli presso il Teatro Goldoni, sotto la direzione
artistica di Paola Martelli e Niki Mazziotta.
Nell’estate del 2015
intraprendete una nuova esperienza con “Music-All”, uno
spettacolo musicale che ha intrattenuto molti locali del litorale
toscano.
A novembre del 2015 collaborate con i “Roots United”,
gruppo musicale vincitore della “Miglior Cover Premio Ciampi 2015”,
con la canzone “Hai lasciato a casa il tuo sorriso”.
A
febbraio 2016 è la volta di Love Therapy, incontro di auto aiuto per
innamorati anonimi, spettacolo ideato, diretto e interpretato
interamente dai Five Live.
Nel 2016 partecipate al concorso
internazionale Tour Music Fest classificandovi secondi nella
categoria gruppi vocali.
Nel 2017 collaborate con il Teatro
Goldoni di Livorno curando gli arrangiamenti musicali e vocali di due
produzioni R-Existence e Iliade Opera rock, spettacoli che vi hanno
visti impegnati anche come cantanti ed attori. Il musical R-Existence
è stato replicato più volte: all’interno della manifestazione
Effetto Venezia (Livorno) e per il teatro ragazzi presso la
Goldonetta (Teatro Goldoni Livorno). Mica male come
percorso..soddisfatto ?
R Soddisfatto certo, anche perché ognuna di queste esperienze è un tassello che va a comporre la persona che sono adesso. D’altronde un artista è fatto di questo, di emozioni, di percorsi, di bagagli, di esperienze e di vissuto. Se non hai nulla da raccontare, nulla da esprimere, nulla da far vedere come puoi far nascere qualcosa. I fiori non crescono in vasi senza terra.
D Vi siete cimentati anche in varie forme teatrali, dei veri e propri attori possiamo dire…musica e teatro…binomio vincente…
R Il teatro e la musica, così come la danza, sono discipline che vanno sempre a braccetto. Il musical infatti è una delle forme d’arte che più mi soddisfa e che per la quale ho una vera e propria passione. C’è un vecchio detto nel mondo del Musical che riassume perfettamente questo concetto: “If you can’t say it, you sing it, and if you can’t sing it, you dance it”
D Progetti futuri ?
R Sicuramente portare avanti il progetto Five Live con nuovi brani e concerti, ma mi piacerebbe dedicarmi anche ad una produzione teatrale. Vediamo un po’ cosa ci riserva il futuro, qualcosa da far bollire in pentola sicuramente ci sarà. Anche perché l’arte è una droga, è difficile smettere!
D Filippo quali sono le tue fonti di ispirazione, i tuoi cantanti di riferimento ?
R Questa è come la domanda del genere preferito. Chi più ne ha più ne metta, potrei fare un elenco di pagine e pagine. Se vuoi fare il cantate devi avere più riferimenti possibili. Ascolti Ray Charles e trovi inspirazione per una cosa, poi senti Freddie Mercury e dici bella questa cosa che fa con la voce, ci voglio provare anch’io. Qui potrei fare un falsetto come faceva Prince o essere dolce come Elton Jhon quando canta Your Song. Insomma tutti posso inspiratati sta a te capire in che modo.
D Livorno e gli spazi per la musica e le possibilità di esibizione: sono sufficienti o trovate difficoltà a proporre il vostro progetto ? Cosa si potrebbe e dovrebbe fare di più ?..
R Se questa domanda mi fosse stata fatta qualche anno fa sarei stato molto duro nei confronti della mia città, ma negli ultimi anni vedo un trend diverso, gli spazi stanno piano piano venendo fuori e Livorno sta rispondendo alla crescente voglia di cultura. Il percorso è ancora lungo e c’è tanto lavoro da fare soprattutto nell’istruire le persone. Livorno ha tutte le carte in regola per essere un punto di riferimento per l’arte e la cultura, ce lo ha dimostrato spesso, ma dobbiamo riboccarci le maniche e ricordaci che l’arte non dura solo 5 giorni l’anno.
D Tutti noi abbiamo un rimorso, un grosso rimpianto…musicalmente parlando…raccontaci il tuo…
R Come si è capito non faccio solo musica, ma anche teatro e il mio rimpianto riguarda più che altro questo ambito. Per tanti anni ho lavorato insieme a Lindsay Kemp come attore ballerino. Sono stati degli anni bellissimi, soprattutto di grande formazione. Nella vita tante cose cambiano e purtroppo negli ultimi anni della sua vita ci siamo persi di vista. Mi sarebbe davvero piaciuto fare un ultimo spettacolo insieme.
D Chi è oggi Filippo Sassano ?
R Richiedimelo tra 10 anni…