D Daniele Gorgone…pianista. In un mondo dominato dalle chitarre come è nato questo amore ?
R Il pianoforte e’ uno strumento che riesce a mettere insieme la parte passionale e la parte logica con una semplicità disarmante… Da piccolo ho suonato anche tromba, chitarra e contrabbasso, ma poi la scelta definitiva e’ caduta quasi automaticamente sul piano
D Hai fatto studi classici o sei autodidatta?
R In pratica autodidatta, se si escludono diverse masterclass e clinincs in Italia e in USA
D Il jazz ti prende l’anima, ti entra dentro, come ti sei immerso in questo splendido mondo-jazz ?
R Ho avuto la fortuna di avere degli amici quando ero alle scuole medie che ascoltavano Duke Ellington, fin dalle prime volte sono rimasto stregato da questa musica. Poi da un disco all’altro, poi ho cominciato a suonarlo… una specie di droga!
D Deborah Carter Italian Quartet …che mi dici ?
R Deborah e’ una delle mie cantanti jazz preferite al mondo, lei e’ di origini texane ma vive a Amsterdam. Ho la fortuna di lavorare nel suo quartetto italiano da diversi anni, tra l’altro abbiamo fatto ben 2 concerti a Livorno negli ultimi anni ed ogni volta Deborah e’ rimasta stregata dalla platea.
D Oltre a Deborah hai accompagnato spesso e volentieri Jim Rotondi…
R Si, il piano trio e’ una formazione che adoro
D Hai girato in lungo e largo l’Italia e non solo in varie rassegne e per molti concerti…il jazz riesce sempre a scaldare i cuori ?
R Dipende dal pubblico, ma soprattutto da chi suona. Onestamente devo dire che in Europa avverto molta voglia di musica, di emozioni, di passare una bella serata con un bel concerto live, indipendentemente dal genere. Si, comunque il jazz scalda i cuori, e parecchio!
D Daniele quali sono i tuoi punti di riferimento?
R Tanti, onestamente. I grandi del jazz (Bill Evans, McCoy Tyner, Charlie Parker) come della musica classica e rock.. da tutti c’e’ qualcosa da “rubare”
D Progetti futuri ? Qualche concerto alle viste nei dintorni ?
R Ho un’estate molto intensa, a luglio un tour Europeo col sassofonista di NewYork Grant Stewart, poi a meta’ agosto saro’ ospite del festival internazional di Jazz a Bali in Indonesia e 4 concerti in Taiwan, poi a fine agosto in Albania (TIRANA) proprio col gruppo di Deborah Carter
D Livorno ha da sempre avuto centinaia di beat e rock band…il jazz, pur avendo prodotto musicisti eccellenti è sempre rimasto un po’ ai margini…cosa potrebbe essere fatto per proporlo al grande pubblico e in particolare ai giovani ?
R Livorno in realtà e’ una citta’ che ha sempre risposto bene ai concerti jazz, un paio di settimane fa ho fatto un concerto in fortezza vecchia, e’ stato molto emozionante. Forse ci vorrebbe un po’ di coraggio in piu’ da parte delle istituzioni culturali pubbliche che potrebbero provare a inserirlo con piu’ frequenza nelle rassegne cittadine.
D Daniele…un rimpianto che non ti fa dormire la notte dopo tutti questi anni…
R Non aver mai imparato a suonare il violoncello. Comunque la notte dormo lo stesso!
D Chi è oggi Daniele Gorgone ?
R Uno che prova a darsi da fare innanzi tutto per cercare di sopravvivere con la musica! Dopo di che: uno che cerca di divertirsi, conoscere musicisti nuovi da tutte le parti del mondo, di imparare stili e tecniche nuove e di confrontarsi con vari palcoscenici e situazioni musicali possibili