ANDREA LEONARDI

D Andrea, cantante fin da bambino…

R Esatto, ho iniziato a cantare a 8 anni: una amica di famiglia , direttrice di un coro, mi portò con sé per far parte delle voci bianche, ma ben presto fui inserito nel coro tenori. Nel frattempo avevo iniziato ad apprendere i primi rudimenti della chitarra, prima chitarra che mi fu regalata, figurati, dalla Spagna.

D Come sei approdato su un palco a suonare e cantare ?

R Ho iniziato come solista ed ho avuto la fortuna di essere ascoltato dal maestro Neno Vinciguerra che mi portò con sé come cantante nelle sue serate al Ciucheba di Castiglioncello. Iniziai a cantare e suonare da solo quando dovevo sostituirlo perchè spesso e volentieri aveva talmente tante richieste che le date si accavallavano e poiché Neno era veramente bravo ma non ha mai avuto il dono della ubiquità lo sostituivo ben volentieri.

D E si arriva velocemente al gruppo “ 30 Corde”…

R I 30 Corde nascono nel 2000: conoscevo bene Riccardo Carboncini, ero a suonare in un locale dove lui stava cenando, a serata finita fui da lui avvicinato e salutato e in pratica da quella sera sono nati i 30 Corde.

D Della serie “non ci siamo più lasciati”…

R Proprio così…iniziò ad accompagnarmi nei vari locali…in un primo momento ci chiamavamo semplicemente Andrea e Riccardo, in seguito 2 Tops e poi, definitivamente 30 Corde.

D Quando un duo rimane per tanti anni insieme vuol dire che oltre alla bravura dei componenti c’è anche una solida stima e amicizia reciproca…

R Proprio così, senza tutto questo sarebbe stato impossibile stare insieme tutti questi anni. E devo dire che ci siamo levati anche molte soddisfazioni: Tour in Italia ed Europa in Spagna, Portogallo, Francia e anche ben 2 tournee in Giappone.

D Progetti futuri ?

R Abbiamo già pubblicato 2 Cd, uno dal titolo Omonimo, l’altro “Solo musica italiana”, a giorni sta uscendo il terzo e stiamo già lavorando al quarto lavoro. Poi naturalmente altri concerti. Infine abbiamo iniziato una collaborazione con altri musicisti e , a seconda delle esigenze, il gruppo diventa un 30 Corde Quintet, con batteria, basso e sax a supporto.

D Quali sono i tuoi punti di riferimento, i tuoi mostri sacri?

R Da sempre adoro Mina e Massimo Ranieri anche se devo dire che il mio vero punto di riferimento, il mio vero mostro sacro è Frank Sinatra. Amo molto anche la lirica con Maria Callas e Pavarotti su tutti.

D Come vedi la situazione musicale in ambito cittadino ?

R Il livornese è uno spirito libero: siamo ottimi cantanti, ottimi musicisti, ottimi pittori, in pratica in ogni famiglia c’è un artista, ma siamo anche scanzonati, dissacratori, anarchici per natura, difficilmente scendiamo a compromessi, le regole ci vado strette…questo è anche il nostro limite, ma siamo fatti così e…ci piace !

D Andrea dove andava quel treno sul quale non sei salito?

R Andava in Australia. Nel 1990 abbi la possibilità di andare a fare la professione in quel lontano paese…non ebbi il coraggio, avevo iniziato una attività lavorativa e non me la sono sentita di “mollare tutto”.

D Chi è oggi Andrea Leonardi?

R Sono un soddisfatto autodidatta che senza aver fatto studi classici, si diverte un mondo…e poi, qualche piccolo obiettivo l’ho raggiunto. Va bene così.

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