D Edoardo Borghini…cantautore. Come nasce questa passione, questa voglia di proporre te stesso agli altri attraverso la musica e i tuoi testi?
R Fin da piccolo ho sempre sentito la necessità di “tirar fuori” delle cose mie, delle sensazioni e dei pensieri. Ma non sono mai stato bravo a farlo soltanto con le parole!
Ecco perchè lo faccio con le parole… ma in musica
D Il brit pop e i cantautori italiani sono la tua fonte di ispirazione ma mi risulta che il tuo cuore batta forte anche per il blues…
R L’influenza musicale da parte di mia madre è stata quella dei Beatles, dei Rolling Stones e dei vecchi cantautori italiani. Mia sorella, cresciuta negli anni ’80, mi ha introdotto poi nel mondo delle melodie pop e dei synth ( sonorità che ho ripreso successivamente nel mio album “Fumare per noia” ). Poi, quando ho iniziato a suonare la chitarra, ho scoperto le radici della musica, quella priva o quasi di arrangiamenti, ma ricca di sentimenti: il blues.
D Nel 2012 dai alle stampe il tuo primo omonimo EP, bissato nel 2014 dal tuo vero primo album “Fumare per noia “. Soddisfatto del risultato?
R L’EP del 2012 racchiude le mie prime composizioni, influenzate dagli amori adolescenziali ( tutti quanti finiti male 🙂 )
L’EP è stato autoprodotto ed è per lo più totalmente acustico.
Successivamente, nel 2014, è uscito il mio primo album ufficiale dal titolo “Fumare per noia” nel quale ho voluto allargare i miei orizzonti dalla sfera personale a quella un po’ più comunitaria, con anche, in chiave ironica, alcune critiche alla società.
Nel disco sono presenti molte parti elettroniche insieme a strumenti tradizionali ( per esempio, loop elettronici percussivi, fisarmonica e contrabbasso nello stesso brano ). Il disco è stato prodotto da Marco Baracchino ed è uscito per Vinile-Myrope ( etichetta indipendente di Livorno che ha da poco cambiato il nome in “Vinile Produzioni Musicali” ).
D Il tuo pezzo forte comunque sono i testi, semplici, immediati eppure profondi e riflessivi…
R Se lo dici tu, ci credo
A parte gli scherzi, lascio agli altri giudicare…
Posso soltanto dirti che nei nuovi brani che sto scrivendo, i testi non sono poi così semplici ed immediati come quelli del passato…
D “Fumare per noia” è stato prodotto da Marco Baracchino e uscito per l’etichetta indipendente Vinile-Myrope, della quale fa parte anche il regista Francesco Nuti…una bella soddisfazione…
R Sì, sicuramente. Tra l’altro ho avuto il piacere di conoscere sia Francesco, che il fratello Giovanni: due persone eccezionali.
D E dopo “Fumare per noia” ?
R Dopo “Fumare per noia”, si scrive, si scrive, si scrive…
D Livorno è sempre stata madre di migliaia di gruppi ma pochi cantautori (escluso il grande Ciampi e pochi altri); come ti rapporti con la realtà cittadina, con la sua scena musicale?
R Senza dubbio, Livorno è da sempre una fucina di altissime personalità artistiche.
Spesso però queste personalità si accontentano di essere “famose” in patria, per cui non cercano di allargare gli orizzonti oltre Livorno.
Uno dei motivi per cui mi esibisco poco in città, nonostante ci siano luoghi molto suggestivi per farlo, è perchè mi stimola molto di più far ascoltare la mia musica in giro per l’Italia.
D Mai pensato di formare una band?
R Ne ho avute alcune anni fa ma, quando mi sono accorto che ero soltanto io a “tirare la carretta”, ho deciso di mettermi in proprio
D Domanda di rito…hai un rimpianto che non ti fa dormire la notte, una occasione perduta?
R Sì: non aver visto Lucio Battisti dal vivo
D Chi è oggi Edoardo Borghini ?
R Una persona che ha qualcosa da dire: più o meno interessante, più o meno serio.
Più o meno, la persona di sempre.