D Giacomo Iasilli, bassista…in un mondo dominato dalle chitarre…perchè questa scelta ?
R Perché grazie a mio fratello maggiore chitarrista Luigi (Gigi) e al mio zio bassista Corrado Ravera, sono stato portato sulla strada delle 4 corde quando ancora non avevo 10 anni, per aiutare mio fratello nelle registrazioni autoprodotte con il 4 tracce a cassetta, del suo progetto VILTUDO ( nel quale entrerò ufficialmente ad appena 12 anni).
D Nel 2008 sei tra i fondatori del gruppo Compact Moroboschi…raccontaci iniziando dalla “traduzione ” del nome…
R Nel 2008 con i Compact (appunto compatti) abbiamo scelto una formazione minimale con il mio attuale socio in affari Alessandro Quaglierini ed il nostro amico dj/artista Michael Rotondi, che potesse essere un riassunto ermetico delle varie influenze punk, rock, elettroniche che da sempre ci avevano fatto da comune denominatore. Moroboshi è stato aggiunto perché suonava bene nel nome ed è una citazione ad ATARU MOROBOSHI protagonista dell’anime giapponese LAMU’.
D Difficile etichettare il vostro genere…molte le influenze, dai Ramones ai Nirvana passando dagli Eagles
R Si, spaziare attraverso i generi musicali diversi aiuta ad apprezzare la musica nella sua totalità
D Nel 2011 vede la luce il vostro primo lavoro omonimo…una bella soddisfazione…
R Il progetto è stato interamente auto prodotto, registrando con i nostri mezzi, nel nostro studio a Livorno. Per la distribuzione invece abbiamo scelto il canale digitale (CD BABY e le varie piattaforme standard del web) oltre ad una minima parte di stampe (intorno alle 1000 copie)
D Compact Moroboshi è rimasto figlio unico o la famiglia si è allargata ?
R Tutto è rimasto in sospeso a causa del trasferimento di Michael a Milano, e per l’impossibilità da parte mia e di Alessandro di connubiare lavoro notturno (siamo i titolari de LA SVOLTA PUB e del FRANKIE PUB)
D Al di là del genere musicale del gruppo quali sono i tuoi punti di riferimento da bassista, i tuoi mostri sacri ?
R I miei punti di riferimento restano comunque legati al funk e alla musica con ritmiche molto preponderanti, anche se ultimamente ho cominciato ad avventurarmi nella storia del jazz.. ma è un altro capitolo.
D Progetti futuri del gruppo? Possibilità di esibizioni a Livorno ?
R Per il futuro, spero di poter riuscire a realizzare un altro disco con i compact, e magari anche di pensare a una reunion dei Viltudo, con mio fratello.. perché no? Probabilmente riusciremo a breve a partorire un altro lavoro, tempo permettendo… ci stiamo lavorando!
D A proposito di Livorno…da sempre la città a dato vita a centinaia di gruppi che per una città di provincia è un fiore all’occhiello…quale è il tuo rapporto con la realtà musicale cittadina ?
R Livorno da sempre è portatrice di input meravigliosi, anche se da qualche tempo la mancanza di realtà come palchi più piccoli o semplicemente spazi all’aperto di libera fruizione, sembrerebbero aver affievolito questo fermento.
D Giacomo quale è quel treno sul quale non sei salito e “ti mangi le mani” ?
R Sono state molte le occasioni, ma alla fine ho capito che l’importante è affrontare sempre tutto con molta onestà interiore. Non è detto che quello che un musicista cerca sia la fama o il successo… le occasioni oggi per me, sono fatte di minuti insieme a musicisti fantastici con cui magari ho la possibilità di scambiare due note, o semplicemente un pensiero.
D Chi è oggi Giacomo Iasilli ?
R Giacomo Iasilli oggi è un ragazzo un pò più grande, ma ancora con dentro molte cose da voler realizzare.