BOWIE DAVID – Heroes (1977)

BOWIE DAVID

HEROES

**

Label RCA

Format Vinyl LP

Country UK                                                                  

Released 23-09-1977

Genre/Style Rock

Side A

1 Beauty and the beast *

2 Joe the lion *

3 Heroes  ****

4 Sons of the silent age  **

5 Blackout  *

Side B

1 V-2 Schneider   **

2 Sense of doubt    *

3 Moss garden     *

4 Neukoln  *

5 The secret life of Arabia *

Musicisti

David Bowie voce, pianoforte, tastiere, chitarre, sassofoni, koto, cori

  • Carlos Alomar chitarra
  • Dennis Davis batteria
  • George Murray basso elettrico
  • Brian Eno sintetizzatori, tastiere, trattamenti di chitarra
  • Robert Fripp chitarra solista
  • Tony Visconti , A. Maass cori

“Heroes”è il titolo del dodicesimo album di David ed è considerato il secondo della cosiddetta “trilogia berlinese” assieme a Low e Lodger.
“Heroes” sviluppa il sound di Low in una direzione maggiormente ottimista. Dei tre album della trilogia, è quello che più si merita questo appellativo, essendo l’unico effettivamente registrato a Berlino. La title track dell’album è uno dei brani più celebri di tutta la carriera di Bowie, una classica storia d’amore contrastato in cui due amanti si incontrano sotto il muro di Berlino.
“Heroes” non è solo una delle colonne portanti dell’intera carriera di David ma quella insieme a Starman con la quale verrà identificato. Un gioiello di inestimabile grandezza ma, sono sincero, anche l’unica da salvare in un album che ha detto ben poco.

BOWIE DAVID – Young Americans (1975)

BOWIE DAVID

YOUNG AMERICANS

*1/2

Label EMI

Format Vinyl LP

Country USA                                                                    

Released 07-03-1975

Genre/Style Rock

Side A

1 Young americans **

2 Win *

3 Fascination *

4 Right *

Side B

1 Somebody up there likes me *

2 Across the universe ***

3 Can you hear me ? *

4 Fame *

Musicisti

David Bowie voce, chitarra, pianoforte

  • Carlos Alomar chitarra
  • Mike garson pianoforte, tastiera
  • David Sanborn sassofono
  • Willie Weeks basso eccetto su Across the Universe e Fame
  • Andy Newmark batteria eccetto su Across the Universe e Fame

Young Americans è il nono album in studio di David. Il disco segnò una fase importante nell’evoluzione musicale dell’artista. Fu il primo dei suoi album ad abbandonare quasi del tutto il rock in favore di sonorità più funky e soul dando vita ad una sorta di “R&B bianco”.
E’ Ccnsiderato il peggior album del cantante inglese pubblicato negli anni settanta e sicuramente Bowie in questo periodo non aveva le idee molto chiare o peggio, molto confuse a causa dell’abuso di cocaina e anfetamine. Young Americans non è considerato un disco rock, le influenze vanno dal soul al funky poco convincente; sempre di quel periodo fecero molto clamore le dichiarazioni che Bowie fece ad alcune riviste dove diceva che aveva volontariamente abbandonato il rock a favore di sonorità più accessibili e commerciali. Poche hit si ricordano di questo album, sicuramente “Fame” scritta con Lennon e “Across the universe”, per il resto poco o nulla!

BOWIE DAVID – Diamond dogs (1974)

BOWIE DAVID

DIAMOND DOGS

***1/2

Label RCA

Format Vinyl LP

Country UK                                                                      

Released 24-05-1974

Genre/Style Glam Rock

Side A

1 Future legend sv

2 Diamond dogs ***

3 Sweet thing ***

4 Candidate ***

5 Sweet thing (reprise) ***

6 Rebel rebel ****

Side B

1 Rock’n’roll with me ****

2 We are the dead ***

3 1984 ***

4 Big brother **

5 Chant of the ver circling skeletal family *

Musicisti

  • David Bowie – canto, chitarra, sassofono, sintetizzatore, mellotron
  • Mike Garson – pianoforte, tastiere
  • Earl Slick – chitarra elettrica in Rock ‘n’ Roll with me
  • Alan Parker – chitarra in 1984
  • Herbie Flowers – basso elettrico
  • Tony Newman – batteria
  • Aynsley Dunbar – batteria
  • Tony Visconti – archi

Diamond Dogs è l’ottavo album di David ed è una pietra miliare nella discografia dell’artista perché, da questo lavoro, il Duca Bianco riprende a collaborare con il produttore Tony Visconti. La particolarità e la rarità di Diamond Dogs risiede nella copertina creata dall’artista belga Guy Peellaert. In questa cover, il volto di Bowie, perfettamente riconoscibile, è inserito su un corpo di cane. La copertina non fu censurata per questa forte immagine, bensì perché nella facciata B della prima edizione dell’album, i genitali dell’uomo-cane erano in bella mostra. La casa discografica dell’artista, la potente RCA, per evitare rischi con la censura, pensò di oscurare la zona genitale invitando il pittore belga ad annerire con l’aerografo l’area sopracitata. La prima edizione, bruscamente tolta dal mercato, vale oggi 10mila dollari. Diamond Dogs è un disco importantissimo nell’evoluzione stilistica di Bowie, sicuramente alla pari di capolavori del calibro di Ziggy Stardust e Heroes.

 

BOWIE DAVID – Live (1974)

BOWIE DAVID

DAVID LIVE

DAVID BOWIE AT THE TOWER PHILADELPHIA

***

Label RCA

Format Vinyl LP

Country USA                                                               

Released 29-10-1974

Genre/Style Glam Rock

Record One

Side A                                                               Side B

1 1984                                                               1 Changes

2 Rebel rebel                                                   2 Suffragette City

3 Moonage daydream                                    3 Aladdin sane

4 Sweet thing                                                   4 All the young dudes

5 Cracked actor

Record Two

Side A                                                                 Side B

1 When you rock’n’roll with me                    1 Big brother

2 Watch that man                                            2 Width of circle

3 Knock on wood                                             3 Jean genie

4 Diamond dogs                                              4 Rock’n’roll suicide

Musicisti

  • David Bowie voce,chitarra, pianoforte, sassofono
  • Earl Slick chitarra
  • Herbie Flowers basso
  • Michael Kamen piano, moog, oboe, arrangiamenti
  • Tony Newman batteria
  • Pablo Rosario percussioni
  • D. Sanborn , R. Grando sassofono, flauto
  • Mike Garson piano, mellotron

David Live è il primo album live ufficiale di David ed è stato registrato nel corso del tour seguito alla pubblicazione di Diamond Dogs, e contiene canzoni provenienti dai suoi ultimi album più i consueti classici tratti da The rise and fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars. I concerti dai quali furono selezionate le tracce da inserire nell’album sono quelli tenutisi al Tower Theater di Upper Darby, PA, un sobborgo di Filadelfia, nel luglio 1974 . Si tratta di rielaborazione in chiave funky dei brani del repertorio che meglio si prestano al trattamento.

                                                                 

MORTI DUE OPERAI SUL LAVORO 27/03/2018

Esplosione in porto a Livorno, morti due operai.
Non possibile, non è possibile, non è possibile MORIRE SUL LAVORO, non è giusto, non è giusto, non è giusto MORIRE SUL LAVORO, non è umano, non è umano, non è umano MORIRE SUL LAVORO. La tragedia che ha colpito oggi la mia città mi ha profondamente scosso. Non conoscevo Lorenzo e Nunzio di persona ma li conoscevo ugualmente : loro respiravano la stessa aria che respiro io, tifavano per la stessa squadra per la quale tifo io, facevano il bagno nello stesso mare…magari li ho incontrati senza saperlo decine di volte: per questo li conoscevo. Sarà perchè ho un figlio della stessa età di Lorenzo e Nunzio era poco più giovane di me, ma provo una incredibile rabbia. Si rabbia…Fatalità certo, coincidenze certo. destino certo ma io non credo alle fatalità, alle coincidenze, al destino. Sono tutti una somma di scelte reali, una catena di “se”. Non so se uno avrà abbracciato sua madre prima di uscire o avrà rivolto uno sguardo a suo padre…non so se l’altro avrà baciato sua moglie o strinto forte sua figlia/o, so solo che non torneranno stasera. Il lavoro è dignità prima di tutto e deve essere svolto in sicurezza. Non facevano i mercenari, i soldati di professione, facevano gli operai…lavoravano per vivere, per regalarsi un sorriso. Non so cosa sia successo, so solo che sono pieno di rabbia. Non mi sento neanche di dire niente alle famiglie…nessun abbraccio, nessun attestato di stima, nessuna condoglianza potrà lenire l’oceanico dolore che provano, un dolore tutto loro. Domani tutti noi torneremo alla nostra vita, alle nostre faccende…dimenticheremo. Loro non possono farlo. Due uomini che durante il loro turno di lavoro hanno perso la vita meritano rispetto, meritano partecipazione, meritano dolore e… silenzio.

BOWIE DAVID – PIN UPS (1973)

BOWIE DAVID

PIN UPS

***

Label RCA

Format Vinyl LP

Country UK                                                                      

Released 19-10-1973

Genre/Style Glam Rock

Side A

1 Rosalyn *** Pretty Things

2 Here comes the night *** Them

3 I wish you would *** Yardbirds

4 See Emily play *** Pink Floyd

5 Eberything’s alright *** Mojos

6 I can’t explain *** Who

Side B

1 Friday on my mind *** Easybeat

2 Sorrow *** McCoys

3 Don’t bring me down *** Pretty Things

4 Shapes of things *** Yardbirds

5 Anyway, anyhow, anywhere *** Who

6 Where have all the good times gone *** Kinks

Musicisti

David Bowie voce, chitarra, sassofono contralto, sassofono tenore, armonica, sintetizzatore

Mick Ronson chiatarra, pianoforte, cori

Trevor Bolder basso

Aynsley Dunbar batteria

Mike Garson pianoforte

Ken Fordham sassofono baritono

Composto interamente da cover del periodo 1964-1967,Pin Ups non è certo un disco che contraddistingue uno “stile Bowie”. In compenso, è un album che dimostra come l’artista londinese riuscì a confrontarsi con il passato, senza indebolirlo e, anzi, arricchendolo di ulteriori significati fecondi.

Sono tutti i brani che hanno significato davvero molto per me… Sono tutte le band che andavo a sentire al Marquee tra il 1964 e il 1967… Era la mia Londra di quel tempo.»
(David Bowie, 1973)

BOWIE DAVID – ALADDIN SANE (1973)

BOWIE DAVID

ALADDIN SANE

***1/2

Label RCA

Format Vinyl LP

Country UK                                                                         

Released 13-04-1973

Genre/Style Glam Rock

Side A

1 Whatch that man ****

2 Aladdin sane **

3 Drive in saturday ****

4 Panic in Detroit ***

5 Cracked actor ***

Side B

1 Time ****

2 The prettiest star ***

3 Let’s spend the night together ***

4 The jean genie ***

5 Lady Grinning soul **

Musicisti

David Bowie voce, chitarra, sassofono, armonica a bocca, sintetizzatore

Mick Ronson chitarra, pianoforte, cori

Trevor Bolder basso

Mick Woodmansey batteria

Mike Garson pianoforte

Ken Fordham sassofono, flauto

Brian Wilshaw sassofono, flauto

 

Aladdin Sane con 4,6 milioni di copie vendute in tutto il mondo rappresenta uno maggiori successi commerciali del cantante, il primo a raggiungere la vetta della classifica nel Regno Unito e ad entrare nella Top 20 negli Stati Uniti. Aladdin Sane si trova al 279º posto nella lista dei 500 migliori album della rivista Rollin Stone, al 230º posto in quella di New Musical Express e al 64º posto nella classifica dei 100 migliori album britannici di tutti i tempi del settimanale The Observer.
Inutile dire che il disco è una pietra miliare nel panorama “pop-rock” (a partire dalla leggendaria copertina che entra meritatamente nell’olimpo della pop-art) e rimane fondamentale e ancora attualissimo per chiunque voglia conoscere non solo Bowie ma la strada intrapresa dalla musica dagli anni ’70 in poi.

BOWIE DAVID – The rise and fall of Ziggy Stardust and the spiders of Mars

BOWIE DAVID

THE RISE AND FALL OF

ZIGGY STARDUST

AND THE SPIDERS FROM MARS

****

Label RCA

Format Vinyl LP

Country UK                                                                  

Released 06-06-1972

Genre/Style Glam Rock

Side A

1 Five years ****

2 Soul love ***

3 Moonage daydream ****

4 Starman *****

5 It ain’t easy ***

Side B

1 Lady Stardust ****

2 Star ***

3 Hang on to yourself ***

4 Ziggy Stardust ****

5 Suffragette City ****

6 Rock’n’roll suicide *****

Musicisti

David Bowie voce, chitarra acustica, chitarra elettrica, sax baritono, sax contralto

Mick Ronson chitarra elettrica, pianoforte, sintetizzatore, cori

Trevor Bolder basso

Mick Woodmansey batteria

Dana Gillespie cori (in It Ain’t Easy)

The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, spesso indicato come Ziggy Stardust, è il quinto album in studio di david. Ziggy Stardust si trova al 35º posto nella lista dei 500 migliori album della rivista Rolling Stone, al 23º posto in quella di New Musical Express e al 34º posto nella “All Time Top 100” di Melody Maker. Nel 2006 il Time lo ha incluso tra i migliori 100 album di tutti i tempi. Disco epocale come pochi altri: la sua influenza ha condizionato la scena musicale per un periodo forse non molto lungo (1972-1975) ma in maniera violentissima e profondissima.
Attenzione però: non basta ascoltarlo, bisogna capirlo.

FRANCES FARMER

1 Frances Farmer, chitarrista da sempre immagino…

In realtà la mia prima vera passione è stata il canto, fin da quando, da piccola, chiedevo incessantemente a mia mamma di regalarmi un microfono. Poi con gli anni si è aggiunta la chitarra, ma sempre in funzione del canto. Nel senso che per me le due cose non esistono separatamente, vivono una in funzione dell’altra.

2 Nel 2008 dai vita al gruppo tutto al femminile Bruise Gretel, raccontaci

Io e Valyna (la batterista storica della band, in un certo senso la nostra Tommy Ramone) ce ne stavamo a fare niente in questa pittoresca cantina in Venezia, che noi chiamavamo “il phondelly” e che al tempo era una specie di comunità di musicisti “underground” livornesi. Tutti ci suonavano intorno tutti i giorni. Alla fine abbiamo iniziato anche noi. Ma non c’era ancora niente di quello che è venuto dopo, in tutto questo. Poi si aggiunse Valeria, la bassista, e, a quel punto, le cose cominciarono ad evolversi, intanto in direzione della coverband.

3 Inizialmente eravate una cover band delle Babes in Toyland, storica band grunge degli anni ’90 e in seguito cover band dei Misfits…come nasce questo amore per questi gruppi ?

Sono due band rappresentative dei generi musicali che mi piace suonare. Nel senso i miei gusti, per quanto riguarda l’ascolto, sono molto più ampi, ma quando si tratta di suonare e di comporre, non riesco ad allontanarmi dal grunge/punk-rock. La passione per le Babes in toyland nasce durante l’adolescenza ed è legata alla passione per altre band come Melvins, Screaming Trees, e più di tutti, per i Nirvana. I Nirvana… il mio amore da sempre e per sempre… ahahahah!

5 Avete dato alle stampe anche un Ep, non prima di rendersi protagoniste di uno strepitoso show al The Cage, una bella soddisfazione…

Si, negli anni ci siamo tolte diverse soddisfazioni. Dall’ Ep, “Friday 13th” del 2014, ad “Heartquake” del 2016, un po’ di serate in giro, ed alla fine abbiamo pure vinto il premio come miglior canzone ai Livorno Music Awards. Insomma fa piacere sapere che piaci alla tua città. Certo non era male neanche quando andavamo a suonare fuori città e venivamo apprezzate dal pubblico! Ahahah!

6 Non lo nascondo, sono molto attratto dalle woman in rock…Grace Slick, Janis Joplin, Joni Mitchell, Emmylou Harris ma anche Dana Fuchs, Rute Gerson e molte altre…è stato facile “farsi largo” in un mondo del rock prevalentemente “maschio” ?

Farsi largo non è facile per nessuno, ma non credo che ci siano molti pregiudizi. Può capitare di suonare in un locale in cui sono un attimo prevenuti, che ti facciano delle battutine, ma poi quando suoni e li ”spettini”, si ricredono subito! Ahahah!

7 Quali sono le tue fonti di ispirazione, i tuoi mostri sacri ?

Ti ho già parlato per caso dei Nirvana? Ahahahah!

No perchè io potrei parlarne per ore e raccontarti vita, morte e miracoli dei Nirvana! Ahahahah!

8 Ho saputo che ultimamente hai abbandonato le scene…perchè, che è successo? Spero che tu non abbia attaccato al fatidico chiodo anche la chitarra…

Shhhh! Non dirlo al mio babbo, ma non è ancora finita!

9 Sei giovanissima, beata te, ma hai una occasione che non hai sfruttata a dovere, un treno sul quale non sei salita che avrebbe potuto cambiare la tua vita ?

Intanto ti ringrazio per il “giovanissima”, perche in realtà non lo sono più molto… ahahah!

Io non penso che nella vita passi un solo treno su cui salire e penso pure che, una volta saliti, ad un certo punto, si può pure scendere ed aspettarne un altro.

10 Chi è oggi Frances Farmer ?

La stessa persona che è sempre stata, un po’ più matura magari… O almeno spero!

BOWIE DAVID – Hunky Dory (1971)

BOWIE DAVID

HUNKY DORY

****

Label RCA

Format Vinyl LP

Country UK                                                                     

Released 17-12-1971

Genre/Style Glam rock

Side A

1 Changes ****

2 Oh! You pretty things ****

3 Eight line poem ****

4 Life on Mars? *****

5 Kooks ****

6 Quicksand ****

Side B

1 Fill your heart ***

2 Andy Warhol ***

3 Song to Bob Dylan ****

4 Queen bitch ****

5 The Bewlay brothers **

Musicisti

David Bowie voce, chitarra elettrica, chitarra acustica, sax alto, sax tenore, pianoforte

Mick Ronson chitarra elettrica, chitarra acustica, mellotron, percussioni, cori

Trevor Bolder basso, tromba

Mick Woodmansey batteria

Rick Wakeman pianoforte

Hunky Dory è il quarto album in studio di David . Hunky Dory si trova al 108º posto nella lista dei migliori 500 album della rivista Rolling Stone, al 3º posto in quella di New Musical Express, al 7º posto nella “All Time Top 100” di Melody Maker e al 25º posto nella classifica dei migliori album di sempre della rivista Mojo.
“Hunky Dory” è un piccolo gioiello che non assomiglia e nessun altro disco dell’epoca, pur avvalendosi della collaborazione al pianoforte di Rick Wakeman, all’epoca membro degli Yes, l’album non assimila alcuna influenza progressiva. Un’opera intensa e scorrevole, leggera e inquietante, ispirata, simbolo di un periodo in cui a Bowie riusciva proprio tutto, stava sbocciando compiutamente a livello artistico e si avviava a non avere rivali nel genere.