D Simone Soldani, in arte Bimbo..one man band…
R Io mi occupo di una prima stesura embrionale del brano, testi e accordi, e poi mi rivolgo subito a Valerio Fantozzi, il bassista che mi aiuta a dare una forma più definita al brano. Successivamente i brano passa in mano ai musicisti che più stimo:
Matteo Pastorelli chitarra,Dario Arnone batteria,Carlo Bosco shynth e pianoforte,Giulio Fagiolini nuovo arrivo shynth e pianoforte Massi Geppo sax.
Ognuno dei quali fornisce attraverso una serrato e spesso lungo confronto il suo apporto al brano.
D Dopo l’sperienza con i Negative Pole questa scelta di intraprendere un cammino musicale da solo…a cinti fatti soddisfatto ?
R Direi di si, sono soddisfatto più che altro di non essere rimasto imbrigliato in quelle sonorità , fermo a suonarmi addosso rischiando di ripetermi all’infinito. In questo modo sono riuscito a collaudare nuovi suoni ed a introdurre la lingua italiana nella mia musica.
D “Bugie per asini” è il tuo disco d’esordio; testi provocatori, che fanno riflettere. Come è nato ?
R In quel periodo stavo scrivendo colonne sonore per cortometraggi,documentari e spettacoli teatrali,sentivo una grandissima voglia di tornare a suonare dal vivo e mi sono detto: perchè non provare a scrivere un album in italiano? In un primo momento ho pensato di lasciarmi influenzare da tutti i miei vecchi ascolti di band inglesi e americane e provare a cantarci in italiano ma il rigetto è stato immediato!Quindi ho dovuto fare una ricerca più approfondita sulla musica italiana che fino a quel momento conoscevo molto poco fatta eccezione per qualche cantatutore che conoscono tutti.Il primo artista che ho scoperto e apprezzato è stato Stefano Rosso , consigliato da Carlo Virzì, e il secondo Lucio Battitsti. Ispirandomi a loro i miei brani cominciarono a prendere forma. Ecco è nato cosi…
D Il lavoro è stato accompagnato anche da un bel video per la regia di Paolo e Marco Bruciati dal titolo “Questo pesce sa di carne”, recensito anche da Rolling Stones…una bella soddisfazione…
R Il video a dir la verità è stato tutto merito dei fratelli Marco e Paolo Bruciati . Paolo mi ha chiamato proponendomi la loro idea per il video che ho trovato subito molto interessante e che quindi ho accettato al volo. Conoscevo Marco perchè avevo già collaborato con un mio brano, “Mille parole”, ad un suo cortometraggio “Margherita” liberamente tratto da “ Salò e le 20 giornate di Sodoma” di Pier Paolo Pasolini. Il video è stata un esperienza molto bella conclusasi con l’approvazione di “Rolling Stone” che per noi è stata una grande soddisfazione.
D Nel tuo curriculum anche una partecipazione nella colonna sonora di “B.B. E il cormorano” presentato al Festival di Cannes…mica poco…
R Quando Edoardo Gabriellini mi propose questo lavoro avevo da poco concluso l’esperienza Negative Pole e non sapevo neanche o quasi che cosa fosse una colonna sonora. La proposta di questo lavoro mi ha spaventato, avevo paura di non farcela, volevo scappare! La notte sognavo di non avere più idee e che quindi non sarei riuscito a portare a termine la colonna sonora questo mi causava molta ansia. Stavo per rinunciare alla proposta quando mi è arrivata la chiamata di Edoardo il quale mi informava che entro pochi giorni le riprese sarebbero partite e tutto il cast era nel panico perchè anche per molti di loro era la prima esperienza e nessuno sapeva bene cosa doveva fare.
Alla fine delle riprese la commissione di Cannes ci ha chiamato per ospitarci nella seimane de la critique e siamo esplosi di gioia.
D Quali sono le tue influenze musicali?
R Battisti,Bobo,Bugo,Beck,Billy Bragg i Beatles un po meno e Lucio Dalla anche se non comincia per B… ( cit. Battisti)
D Livorno da sempre ha dato vita a formazioni musicali “a bizzeffe”…in ambito cittadino c’è qualcuno con il quale lavoreresti volentieri?
R Certamente con Bobo Rondelli… Potrei entrare in studio con lui anche adesso mentre sto scrivendo…
D Progetti futuri? Magari dal vivo a Livorno?
R Ho appena finito di registrare un disco prodotto insieme a Ivan Rossi fonico e produttore anche del precedente.
Sto cercando di mettere insieme tutto il gruppo lavoro per riuscire a far diventare questo disco una nuova esperienza da vivere insieme ai miei musicisti e a chi ci ascolterà ,non vedo l’ora…
D Simone sei giovane ma hai un rimpianto, una occasione non sfruttata che non ti fa dormire ?
R Grazie per il giovane, ma ormai si può dire ex giovane…non credo che esista un occasione nella vita o almeno non ho mai avuto la percezione di averci avuto a che fare. Per quanto riguarda il dormire soffro di insonnia fin da quando ero piccolo…forse significa che molto tempo fa mi sono perso un’occasione gigante!
D In sostanza…chi è oggi Simone Soldani in arte Bimbo (pseudonimo tutto livornese)?
R Spesso me lo chiedo anch’io ma non trovo una risposta. Ci sono due cose che mi legano a questo nome. La prima riguarda un cartone animato, Bimbo è il cane di Betty Boop; in un primo momento Betty Boop e Bimbo erano entrambi due cagnolini ma poi, per esigenze di mercato, Betty Boop diventò una icona femminile e Bimbo rimase un cane. La seconda è l’uso che viene fatto a Livorno di questa parola, Bimbo in questa città è sinonimo di longevità…un ottantenne entrando in un bar e rivolgendosi ai suoi coetanei può dire: “Bimbi
speriamo che un vada a piove!” E dopo quel “Bimbi” iniziale chi se ne frega se oggi piove…