1 – 1967…si formano i Pionieri…sono passati 50 anni, eppure a Livorno molti si ricordano ancora di questo gruppo…
R E’ vero che si ricordano di noi nonostante gli anni passati ma io in quel periodo suonavo ancora con Aldo (Pavoletti) ed i Consoli, con il quale venne inciso un 45 giri che però non ebbe successo dato che Aldo, grande musicista, veniva snobbato in quanto i discografici non accettavano i suoi pezzi che seguivano il filone Tenco e scuola genovese dei quali, gli stessi discografici dichiararono di essersi rotte le …..
2 – Accompagnare Alfonso Belfiore, che nel 1966 si era qualificato per la finale di Castrocaro Terme con la canzone “Il sole non tramonterà” fu un bel colpo….raccontaci questa esperienza…
R Con Belfiore ho suonato per un breve periodo stante che il gruppo dei Pionieri decise di lasciarlo per avere vita propria.
3 – Il gruppo aveva i piedi ben piantati nel beat ma dopo che cessò la collaborazione con Belfiore, non rimaneste insensibili alle nuove sonorità che arrivavano dall’America. Otis Redding, James Brown furono assorbiti totalmente. Fu un cambio di rotta condiviso da tutti i componenti?
R A seguito di quanto sopra, decidemmo di “buttarci” nelle nuove tendenze americane affrontando pezzi di O.Redding, J. Brown, W,Pickett, A.Frannklin e molti altri, oltre a mettere in repertorio pezzi degli Aphrodites Child e altri che andavano in voga al momento, compresi ovviamente Beatles e Rolling Stones. Ovviamente, per fare questo, su cui tutti concordammo, dovemmo integrare due sassofonisti, Piero e Corrado ottimi entrambi che grazie al suono dei loro sax trasformarono integralmente il sound del gruppo. Grazie a questo cambiamento ed all’acquisto di una strumentazione spettacolare per l’epoca, secondo gruppo italiano che utilizzava l’organo Hammond con due Leslie (il primo erano i Ribelli) ed ai successi che ottenevamo ovunque, fummo prima chiamati da un ballerino della TV che ci proponeva un contratto con la Rai che ?????? Rifiutammo (eravamo troppo giovani) come pure rifiutammo di fare l’inaugurazione dell’ ALTRO MONDO di Rimini.
Il più grosso rifiuto lo demmo all’impresario Moschini di Firenze uno dei più grossi impresari del momento che, convocatici nel suo studio ci pose davanti ad una scelta ovvero se eravamo disponibili ad essere lanciati in campo nazionale ed oltre preferendoci, se avessimo accettato, ad un complesso genovese che aveva una locandina raffigurante una banconota da £ 50.000 dove erano riportate le foto di due uomini e due donne, quel gruppo erano nientemeno che I RICCHI E POVERI.
Questa mancanza di autonomia decisionale, data la nostra età, ci portò a continuare a suonare nelle sale al fianco dei complessi più conosciuti in Italia.
4 – Nel 1970 il gruppo si scioglie…che successe?
R La causa, almeno per me, derivò dal fatto che partii per il servizio militare e fui sostituito da Enrico Rosa a cui seguirono poi altre sostituzioni, ma ormai il percorso era tracciato e non so dirti il reale motivo dello scioglimento di cui non conosco la data.
5 – Alberto, che ricordi hai della scena musicale livornese di quegli anni?
R I miei ricordi riguardo alla scena musicale livornese non possono essere che magnifici avendo suonato in diversi gruppi, oltre ad Aldo su menzionato, i THUGS i Lord, gli Eden, i NEW Pionieri (dopo che gli altri si erano sciolti) oltre ad avere moltissimi amici nel settore, le Sfingi, i Titani, i Frammenti, le Mummie, i Satelliti, i Quattro il cui bassista è divenuto poi il DJ Riccardo Cioni e molti altri.
6 – La chitarra è sempre stato il tuo strumento…quali i tuoi punti di riferimento?
R I miei punti di riferimento iniziali e fondamentali sono stati: Wess Montgomery, Django Reinhart, Eric Clapton ed a seguire Carlos Santana di cui, (dicono gli amici) riuscissi ad eseguire egregiamente alcuni pezzi più conosciuti del suo repertorio.
7 – Dopo i Pionieri non hai mica messo la chitarra in soffitta?
R La chitarra o meglio le chitarre; Gibson Les Paul Custom, Fender stratocaster e Ovation, sono in casa mia, custodite gelosamente e perfettamente dato che rappresentano uno dei momenti più belli della mia vita, dalle quali non mi separerei nemmeno per fame.
8 – C’è un rimpianto, musicalmente parlando, un treno che è passato e sul quale non sei salito?
Il mio rimpianto più grande, a parte di quello di cui sopra e’ quello di non aver accettato l’invito di Dody Battaglia, di seguire i POOH quando stava per lasciare il gruppo, Riccardo Fogli. Con Dody siamo rimasti in contatto per diversi anni poi, dato che era diventato un gruppo a livello mondiale, non l’ho più cercato per non disturbarlo
9 – E’ tempo di reunion…molti gruppi livornesi del tempo beat si stanno ritrovando…quando riascolteremo i Pionieri ?
R Questa domanda mi fa molto male dato che, dopo una serata organizzata a sorpresa all’Arena Astra dall’organista, dove io, Sergio, Andrea ed Auro ci siamo ritrovati dopo 48 anni, decidemmo di mettere in piedi una decina di pezzi per una ultima uscita allo scopo di poterci registrare e farci ascoltare dai nostri amici e parenti.
Iniziammo alcune prove solo vocali (era la parte forte del gruppo) ma, per intervenute difficoltà di alcuni, il sogno che da parte mia era nel cassetto da anni, è definitivamente sfumato.
10 – Chi è oggi Alberto Esposito ?
R Oggi sono un camperista super convinto, presidente di un club di camperisti, organizzo uscite a breve o lungo raggio, mi interesso di turismo, ho collaborato con l’Amministrazione a 5 Stelle per il piano del turismo (ancora dormiente) e, cosa più importante, nonno strafelice ed appagato di un maschietto ed una femminuccia che impegnano larga parte del mio tempo libero.